Pedofilo costringe un bimbo a un rapporto orale, ma evita il carcere: ecco perché
A raccontarla è Metro.co.uk. L'uomo era un adolescente quando nei primi anni '80 costrinse un bimbo di pochi anni a praticargli un rapporto orale. La sua vittima, rimasta traumatizzata per tutta la vita, non confessò mai la violenza per la vergogna e la paura di non essere creduto. La prima denuncia, infatti, arrivò nel 2010 dopo che la madre della vittima venne a sapere della storia. Mason, dal canto suo, aveva confessato la compiuta violenza per la prima volta nel 1995, ad una sua ex compagna.
Le indagini, tuttavia, partirono molto tardi e il primo avviso di garanzia a carico di Mason arrivò nel 2015. L'uomo ha ammesso le sue colpe, ma per la giustizia inglese deve scontare la pena prevista all'epoca della violenza e non quella attuale. La beffa giuridica per la vittima è notevole: se la violenza fosse avvenuta oggi, l'uomo avrebbe rischiato l'ergastolo, ma nei primi anni '80 la legge prevedeva una pena massima di tre mesi. I giudici, a questo punto, si sarebbero rifiutati di comminare una sanzione così leggera.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Settembre 2017, 09:52
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