Lorenzo Crespi, la malattia a Domenica Live:
"Basta sciacallaggio sulla mia malattia"

Lorenzo Crespi, lite a Domenica Live: "Basta sciacallaggio sulla mia malattia"

di Valeria Arnaldi
ROMA - "Adesso che sanno di questo male, esultano tutti". Lorenzo Crespi torna a parlare della sua malattia a Domenica Live. Ad anticipare l'intervista di Barbara D'Urso un videoservizio che documenta le giornate dell'attore. A parlare anche il medico che conferma l'enfisema bolloso.



Barbara D'Urso, per mettere a suo agio l'attore, vuole mandare in onda il contributo video di quella che definisce una ex messinese di Crespi, ma lui si oppone. "Io ho scritto a questa persona, definendola una sciacalla. Non si può parlare di una persona che non si conosce. Io ho avuto una sola ragazza a Messina, a tredici anni, ed è stata l'unica a scrivermi mentre ero in carcere a 15 anni. A sedici anni e mezzo, sono andato via e qui non ho più avuto rapporti con nessuno. Basta con chi fa lo sciacallo con la mia storia".



La D'Urso insiste, ma Crespi non ci sta e le impone di non mandare in onda il servizio. "Se io ho cercato di fare delle cose carine per te - dice la D'Urso - ma tu mi rispondi in questo modo, andiamo avanti. Non abbiamo fatto domande su di te, non ne ho bisogno". "Come no? Siete andati a fare domande per negozi", risponde evidentemente irato Crespi. Sempre più seccata la D'Urso: "Io pensavo di fare una cosa carina, non la vuoi non la mando in onda. Poi la gente a casa si farà delle domande. Punto e basta, chiudiamo il discorso. Visto che le sorprese che ti ho preparato non le gradisci, andiamo avanti".



Chiuso il discorso interviste, non senza poca tensione, viene mandato in onda il video sul rapporto tra Crespi e il suo cane: "So che vivrà più di me".



La questione però non si chiude. La D'Urso difende la sua posizione: "Stiamo cercando di aiutarti". "Ma ora tutto il polverone è perché non voglio far parlare quella ragazza? - ribatte Lorenzo Crespi - Ma voi non avete capito che la mia più grossa paura è la gente fuori da quel cancello? E voi andate a intervistarla?".



Dal video successivo, però, non si "scappa". Stavolta è Maurizio Costanzo a lanciargli un videomessaggio, che lo fa commuovere: "Lo chiamerò sempre papà. Potrei dare la vita per lui e Maria".



"Non si può andare avanti così - rilancia la D'Urso - io a Roma, tu a Messina. Io vedo le sorprese in un modo, tu in un altro. Anche la lontananza non aiuta". Si passa poi alle proposte di aiuto: l'impegno per farlo lavorare in comunità con minorenni, l'offerta di un ospedale che lo vorrebbe curare e di un hotel che accetterebbe di ospitarlo se si volesse curare a Roma. "Io voglio curarmi - dice Crespi - non voglio stare sul set, in nessun set, voglio andare in questa comunità e lavorare con loro. Te lo posso scrivere con il sangue. Io voglio andare nella comunità di Padre Rovo".



Padre Rovo è il responsabile della Casa Famiglia, in cui Crespi vorrebbe lavorare. "Vado lì per restarci - dice Crespi - e se tra qualche anno, qualcuno volesse propormi di lavorare in un film, dividerò sempre tutto con loro e da loro tornerò. Non voglio soldi, non voglio fama, non voglio celebrità. Voglio rimettermi gli anfibi e stare a lavorare tutto il giorno, facendo quello che mi dirà Padre Rovo".



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Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Marzo 2014, 19:44
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