Nel bunker del medico che ha drogato, rapito,
stuprato e segregato una donna -Guarda
Le autorità svedesi ritengono che il rapitore avesse intenzione di tenere rinchiusa la sua vittima per anni, a giudicare dalal quantità di medicinali e generi di prima necessità trovati all'interno del covo. L'identità dell'uomo, che è stato accusato di rapimento, stupro e abusi sessuali, non è stata rivelata.
Dopo aver rapito e stuprato la donna, ha avuto un ripensamento e portato la vittima a una stazione di polizia, intimandole di inventare una storia sulla sua scomparsa. Gli agenti, però, si sono insospettiti dopo aver ascoltato il racconto poco credibile e hanno arrestato l'uomo, un medico di 38 anni.
La donna è stata drogata con fragole imbevute di sedativo nella sua casa di Stoccolma, dove è stata violentata e rapita. È stata poi portata in una località a 350 miglia di distanza, nel sud del paese, dove è rimasta segregata per sei giorni, continuamente sedata e ripetutamente violentata.
Gli agenti hanno scoperto nel bunker delle maschere in lattice, che si presume siano state usate durante il rapimento. Il covo, probabilmente costruito dal medico in persona, è un appartamento di 60 metri quadri con una camera da letto, bagno, cucina e un giardino coperto.
La vittima si presume sia stata tenuta legata per la maggior parte del tempo. Il suo aguzzino le ha prelevato campioni di sangue e vaginali per scongiurare la presenza di malattie e l'ha costretta a prendere la piccola anticoncezionale per poter avere rapporti non protetti. Il rapimento sembra essere stato studiato nei dettagli e probabilmente da anni, ma qualcosa ha fatto cambiare idea al criminale. Tornato nell'appartamento della vittima, infatti, si è accorto che la polizia la stava cercando, e ha avuto un crollo nervoso che lo ha spinto a consenare la donna alle autorità.
Ultimo aggiornamento: Domenica 17 Gennaio 2016, 21:45
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