Hurghada, assalto al resort: ucciso un assalitore.
Urlavano: "Allah è grande" -Foto/Twitter

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Tre uomini armati e con le bandiere dell'Is, lo Stato islamico, hanno assaltato al grido di "Allah è grande" un resort a Hurghada, sulla costa egiziana del Mar Rosso.




"GRIDAVANO ALLAH È GRANDE" Il sito egiziano el Doustour e la Bbc in arabo citano «testimoni» secondo i quali gli assalitori dell'hotel di Hurghada urlavano «Allahu akbar» e portavano la bandiera nera dell'Isis. Il ministero dell'Interno egiziano, in un comunicato citato dalla tv Cbc, precisa che gli assalitori avevano «armi bianche».

ATTACCO ALL'ARMA BIANCA Un hotel di Hurghada, la perla balneare egiziana sulla costa continentale del Mar rosso, è stato obiettivo di un attacco che il ministero dell'Interno egiziano presenta con le caratteristiche di una sventata rapina all'arma bianca ma che i media considerano un fallito attentato kamikaze.




TRE TURISTI FERITI, UN ASSALITORE UCCISO Il bilancio fornito in serata dal dicastero è di tre turisti feriti (due di nazionalità austriaca e uno svedese), di un assalitore ucciso (uno studente di 22 anni) e un secondo «gravemente ferito». «Entrambi avevano armi bianche», ha sostenuto il ministero, precisando che «sconosciuti si sono infiltrati venerdì sera nell'Hotel Bella Vista di Hurghada attraverso il ristorante che dà sulla strada e hanno minacciato gli ospiti dell'hotel con armi bianche». La polizia è riuscita a respingere l'attacco, uccidendo lo studente.

CINTURA ESPLOSIVA Molto diversa la ricostruzione dei media, tra cui Al Arabiya, secondo i quali uno degli assalitori del resort aveva una cintura esplosiva, fatta brillare dalle forze di sicurezza. La Bbc in arabo cita testimoni secondo i quali i terroristi urlavano «Allahu akbar» e avevano la bandiera nera dell'Isis. Oltre ai due neutralizzati, ci sarebbe anche un terzo uomo riuscito a fuggire per mare, da dove sarebbe venuto il commando (come a Sousse): per questo la città è stata blindata dalle forze di sicurezza.

L'hotel si trova nella centralissima Sheraton Road ed è noto per essere frequentato quasi esclusivamente da turisti del Nord Europa e dalla Russia. Viene escluso, al momento, che siano stati coinvolti italiani. L'Unità di Crisi della Farnesina si è comunque immediatamente attivata dopo le prime notizie dell'assalto ed in serata era in contatto con l'ambasciata italiana al Cairo per verificare l'eventuale presenza di connazionali.

Il turismo egiziano - la cui immagine il governo Sisi sta disperatamente cercando di tutelare dopo l'abbattimento a ottobre del jet russo - torna dunque ad essere al centro di notizie allarmanti.
Proprio stamattina il network di propaganda dell'Isis Amaq News aveva rivendicato gli spari di ieri contro un bus di turisti israeliani nei pressi delle Piramidi a Giza. E la 'Provincia del Sinaì dello Stato islamico rivendica la paternità del sabotaggio, ieri in tarda serata nel Nord del Sinai, del gasdotto verso la Giordania.



+++++ACCADE ORA+++++Assalto a resort turistico a #Hurghada:"Tra i #morti ci sarebbero degli europei" Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Venerdì 8 gennaio 2016

Ultimo aggiornamento: Sabato 9 Gennaio 2016, 14:02