Cucchi, il carabiniere intercettato:
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Cucchi, il carabiniere intercettato: "Se mi cacciano vado a fare rapine"
«L'avvocato dice che potevamo prendere cinque anni in primo grado, con la sospensione della pena. Mandolini (vice comandante della stazione Tor Sapienza, ndr) ha fatto 'nu sburdell, se si faceva i c...i suoi era tutto finito».
Nuovi dettagli emergono dalle intercettazioni sui carabinieri accusati di aver pestato violentemente Stefano Cucchi dopo l'arresto avvenuto nell'ottobre del 2009.

L'audio, pubblicato sul sito del Corriere della Sera, rientra tra le intercettazioni effettuate dalla Squadra Mobile di Roma sull'auto di servizio dei carabinieri. Le registrazioni formano parte degli atti della nuova inchiesta sulla morte del 31enne romano, morto all'ospedale Sandro Pertini una settimana dopo l'arresto e dopo aver subito un violento pestaggio, come sostiene la Procura.





Quattro carabinieri sono stati iscritti nel registro degli indagati lo scorso ottobre: si tratta di Raffaele D'Alessandro (oggi in servizio a Napoli), Alessio Di Bernardo, Francesco Tedesco e Vincenzo Nicolardi. I quattro sembravano preoccupati del futuro: «Se ci cacciano, vado a fare le rapine agli orafi, quelli che portano a vedere i gioielli nelle gioiellerie». Ma accanto a queste ipotesi choc, ce ne sono altre: «Possiamo raccontare tutta la storia e farne un libro, potremmo far vedere il primo capitolo alla Mondadori».

Intanto, l'ex moglie di D'Alessandro, Anna Carino, potrebbe diventare un testimone chiave nell'inchiesta. La donna, che era stata intercettata con una frase rivolta al marito e coetaneo («L'hai raccontato tu che vi siete divertiti a picchiare quel drogato di m...»), oggi ha 30 anni e al Corriere della Sera ha confessato di essere preoccupata. «Sono pronta a testimoniare se mi dovessero chiamare, ma ad oggi non sappiamo ancora se ci sarà un processo. All'epoca Raffaele era giovane, aveva 24 anni come me, e dopo la prima inchiesta si vantava di averla fatta franca. Mi raccontò, solo dopo l'apertura dell'inchiesta, che quella sera era in borghese, come lui preferiva. Odiava girare con la divisa, specialmente qui in periferia, e mi rimproverava sempre che per colpa mia era finito in un posto di m...» - racconta - «Io e lui siamo stati insieme fino al 2013. Oggi verrà a prendere i nostri tre bambini e fino al 6 gennaio starà con loro. Ho paura: molti parlano di una mia vendetta in quanto ex, io temo che lui possa vendicarsi verso tutti una volta che i riflettori dei media saranno spenti».
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Gennaio 2016, 16:25
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