Nel segno della memoria, riflettendo sul presente e guardando al futuro, che si

Nel segno della memoria, riflettendo sul presente e guardando al futuro, che si chiama soprattutto Adunata nazionale 2017. Così si può sintetizzare l'assemblea dei delegati della sezione Ana di Treviso che, ieri a Zero Branco, si è aperta con la benedizione di don Marco Basso al gagliardetto del nuovo Gruppo città intitolato alle medaglie doro Tommaso Salsa ed Enrico Reginato, madrine la vedova dell'ufficiale medico Imelda e la nipote di Salsa Tommasina Mazzoleni. In apertura di assemblea (condotta dal presidente emerito Ivano Gentili), il sindaco Mirco Feston e il capogruppo Adriano Barbazza hanno portato un caldo saluto agli intervenuti in rappresentanza di 89 gruppi. Dall'ampia e articolata relazione del presidente sezionale Raffaele Panno è emersa l'altrettanto ampia e articolata attività svolta dagli 8.674 soci, ai quali si aggiungono 1.930 aggregati e 23 aiutanti. Sport, attività con le scuole e impegno per la cultura (con particolari riferimenti al Portello Sile e al Premio Parole attorno al fuoco), spazio museale, Libro verde e solidarietà, Banco alimentare, Protezione civile, bande musicali e cori sono stati gli àmbiti che hanno visto impegnati gli Alpini trevigiani.
Quanto al futuro, per quello prossimo, si è parlato della richiesta per avere a Treviso la kermesse del 2017. «Se l'adunata ci sarà concessa -ha avvertito Panno- avremo certamente bisogno di numerosi Alpini, ma sono convinto che sapremo organizzare un'adunata mondiale perché la ricorrenza è particolare, il territorio ce lo chiede e nell'invitare tutte le Nazioni che hanno partecipato alla Grande Guerra daremo un segnale forte a chi oggi fomenta la guerra». Approvati i bilanci, puntualmente illustrati dal tesoriere Marco Simeon, è intervenuto il consigliere nazionale Renato Genovese, soffermandosi su vari temi, a iniziare da quello della collaborazione gruppi-sezione-Ana centrale. Quanto all'adunata nazionale dell'Aquila, ne ha sottolineato lo scopo principale: a gente demoralizzata, per il ritardo della ricostruzione, faremo sentire che non è sola.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Marzo 2015, 12:53