(gla) Sono otto gli indagati per concorso in associazione di stampo mafioso finiti

(gla) Sono otto gli indagati per concorso in associazione di stampo mafioso finiti all'attenzione della Procura antimafia di Venezia in relazione ai rapporti intrattenuti da Vito Galatolo, diventato un collaboratore di giustizia dopo l'arresto avvenuto a Mestre lo scorso giugno, nell'abitazione in cui risiedeva dal 2012, in via San Pio X.
La Procura antimafia li ha individuati come le persone che hanno intrattenuto i rapporti più stretti con il boss siciliano dell'Acquasanta, nei due anni trascorsi in città. Il pm Giovanni Zorzi ha escluso che, per il momento, l'inchiesta veneziana si basi sulle confessioni rese da Galatolo, precisando di non aver ancora ricevuto alcun verbale da parte dei colleghi di Palermo che stanno gestendo la sua collaborazione. Ma è difficile pensare che, dopo aver fornito indicazioni sul progettato attentato a Di Matteo (ideato proprio a Mestre) del boss non abbia iniziato a raccontare qualcosa anche dei suoi "affari" veneziani.
Le persone indagate e perquisite ieri sono tutti dipendenti o ex dipendenti di Otello Novello (di cui scriviamo nell'articolo in alto) e che dunque hanno condiviso con Galatolo l'attività di trasporto turisti al Tronchetto. Tra loro figurano due siciliani, ora residenti nel veneziano, che vengono indicate dagli investigatori come uomini di fiducia del boss dell'Acquasanta, ovvero Salvatore Caponnetto e Pasquale Fantaci. Il primo, ora residente a Mirano assistito dall'avvocato Mauro Serpico, è figlio di un esponente della famiglia mafiosa di Bagheria e fratello di Maurizio, in carcere per una rapina messa a segno alla Tupperware di Ponzano Veneto (Treviso), per la quale il processo si aprirà il 23 dicembre. Il secondo, palermitano di origine è residente a Mestre, anche lui impiegato nella gestione nel business turistico al Tronchetto.
Sotto inchiesta figurano inoltre il comandante di una dei lancioni granturismo, Donato Flauto, indagato assieme alla figlia, anche lei collaboratrice del "Cocco cinese", nonché l'ex genero di Novello, Maurizio Greggio. Per finire l'avviso di garanzia è stato notificato anche ai veneziani Stefano Franzanchini, e Fabiano Bullo.
Oltre al business dei turisti, Galatolo si sarebbe interessato durante la permanenza veneziana anche al ricco mercato del pesce che ha al Tronchetto il suo centro strategico. Spetterà all'inchiesta dei carabinieri il compito di accertare fino a che punto il boss fosse riuscito ad estendere i tentacoli della mafia.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Dicembre 2014, 05:32