L'addio ad Angela ritrovata nel Piave «Non ha vinto tutte le sue battaglie»

«Una persona sensibile che pur combattendo non è riuscita sempre a vincere le sue battaglie nella difficoltà della vita, e non servono molte parole in questi momenti se non la preghiera». Con queste indicazioni il parroco don Francesco Maragno ha ricordato e tracciato brevemente la figura di Maria Angela Dal Bello, vittima forse dei suoi tormenti, nel corso della semplice cerimonia funebre della 63enne ex impiegata trovata morta domenica scorsa sul greto del Piave a Onigo di Pederobba, dopo essere scomparsa durante una passeggiata la domenica precedente. Nonostante un tempo da lupi e la pioggia battente, che hanno impedito a molti in paese di partecipare al funerale, la chiesa parrocchiale di Santa Lucia a Segusino era comunque gremita, Molte persone si sono strette intorno al dolore del marito e della figlia, poiché Maria Angela Dal Bello, pur originaria di Valdobbiadene era molto conosciuta in paese, non solo per i suoi problemi, ma per aver lavorato anche in diverse aziende della zona. Dopo la cerimonia la salma è stata accompagnata e tumulata nel locale cimitero. Sul fronte delle indagini si è in attesa della relazione del patologo che ha effettuato l'autopsia. Si vuole togliere ogni dubbio sulle cause della morte perché nonostante la donna avesse manifestato a più persone non è emerso nulla che possa indicare che Maria Angela Dal Bello si sia tolta la vita buttandosi nel Piave, o sia stata invece vittima di una disgrazia e sia scivolata.
Ultimo aggiornamento: Sabato 29 Novembre 2014, 05:18