«Questo finanziamento - afferma il capogruppo dei deputati di Sel, Arturo Scotto - è il segno di una continuità tra gli anni di Berlusconi e la nouvelle vague di Renzi. Questo atto si iscrive dentro una scelta ben chiara che il governo ha fatto negli ultimi mesi di sostenere grandi opere e non la più grande opera di cui ha bisogno il nostro Paese: il riassetto idrogeologico e la messa in sicurezza».
«Un'errata lettura di una tabella dell'Allegato Infrastrutture del Def ha indotto a ipotizzare un rifinanziamento del Ponte sullo Stretto di Messina».
Così il Ministero delle infrastrutture e trasporti smentisce che ci sia un rifinanziamento dell'opera. La precisazione arriva dopo l'interrogazione presentata da Sel.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Ottobre 2014, 17:52