Lauto Mobilista

Quelli che parlano con il telefonino incastrato dentro il casco ormai non fanno più notizia. Quelle che si truccano con un occhio allo specchietto retrovisore dell'auto e l'altro alla coda che avanza lentamente sono ormai una tradizione romana. Quelli che in macchina invece tengono sul volante il quotidiano steso e mentre sono in fila si aggiornano sulle ultime dichiarazioni di Garcia hanno ormai rodato le tecniche di guida e lettura multitasking. Quelli che mentre guidano l'auto sul raccordo con la mano libera aggiornano lo status di Facebook sono virtuosi del touch screen che fanno parte del paesaggio urbano. Quelli che procedono come lumache sbronze e fanno da tappo su qualche consolare perché stanno tentando di digitare una destinazione nel navigatore o, i più vintage, stanno spiegando senza successo una mappa, sono casi consolidati della patologia romana. Quelli che semplicemente parlano al telefono mentre guidano la macchina o, per salvarsi la coscienza, attivano il vivavoce dello smartphone e con una mano lo tengono ad altezza mento, con l'altra manovrano il volante, sono preistoria. Quelli che rischiano di ritrovarsi legati al sedile come una mortadella dopo che hanno tentato disperatamente di stendere l'auricolare del cellulare sono perfino commoventi. Ma i veri nuovi fenomeni sono quelli che vedi sullo scooter avanzare a zig zag perché mentre guidano scrivono un sms. E' proprio vero: la guida a Roma è qualcosa che ti succede mentre sei impegnato a fare altre cose.
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Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Ottobre 2014, 06:08