«Stiamo studiando un progetto ad hoc -annuncia Garatti- vogliamo aprire temporary

«Stiamo studiando un progetto ad hoc -annuncia Garatti- vogliamo aprire temporary store e negozi che propongano i nostri prodotti locali. Non solo per l'acquisto diretto, ma anche con la possibilità di scegliere cosa comperare per poi farselo inviare direttamente a casa». Si tratta, in buona sostanza, di una sorta di servizio di commercio elettronico integrato che avrebbe come possibile bacino mezza Europa. Senza contare i voli interni all'Italia, infatti, le compagnie aeree low cost collegano il Canova con 18 diverse nazioni del vecchio continente. Un mercato che farebbe gola a chiunque. Non è tutto. «Stiamo anche pensando all'avvio di un sistema che permetta ai passeggeri di prenotare il proprio albergo direttamente in aeroporto -continua Garatti, che tra le altre cose è anche il numero uno del consorzio di promozione turistica Marca Treviso- questo oltre alla necessità di far apparire i nostri hotel direttamente nei siti internet delle compagnie low cost». In primis quello di Ryanair, visto che il vettore irlandese opera oltre l'80 per cento dei movimenti dello scalo trevigiano. Una percentuale che molti vorrebbero veder scendere, per non dipendere solo da una compagnia. Ma che, in realtà, a breve potrebbe anche salire dato che AerTre sta per varare un programma da 40mila euro per incrementare i collegamenti gestiti proprio dalla società di Michael O'Leary. «Riguarderà i voli da e per il sud Italia» si lascia sfuggire il presidente. Oltre non si spinge. L'annuncio ufficiale verrà dato solo quando l'accordo sarà chiuso. Tra tutte queste novità, impossibile non pensare anche al vagheggiato collegamento diretto via rotaia tra lo scalo e il centro di Treviso. Si farà? «Ci stiamo lavorando» assicura il presidente. Nonostante Marchi abbia detto che senza via libera all'aumento del numero dei voli, oggi bloccati a 16.300 all'anno, è pronto ad abbandonare il Canova? «Questo -chiude Garatti- lo deciderà lui». Nel frattempo il settore del turismo trevigiano respira una boccata di ossigeno: tra gennaio e giugno, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, gli arrivi sono aumentati dell'8,27% e le presenze del 5,35%.(((favarom)))
Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Ottobre 2014, 05:17