Latina, provinciali, lista Pd, Sesa Amici: «Estromesso Eramo con un blitz della segreteria»

Provinciali, lista Pd, Sesa Amici: «Estromesso Eramo con un blitz della segreteria»
LATINA - Elezioni provinciali che dividono coalizioni e anche partiti. Succede nel centrodestra, dove la coalizione perde Ncd, succede nel centrosinistra dove all'interno del Pd c'è un pesante malessere per come è stata gestita tutta la vicenda delle provinciali, dagli accordi per il candidato presidente alla lista.

Sono 13 gli esponenti di area bersaniana che firmano un documento che termina con la richiesta, subito dopo il voto per la Provincia, di cambiare passo nella gestione del partito.



La nota, firmata dall'onorevole Sesa Amici, dall'ex capogruppo Giorgio De Marchis, da Alessandro Di Tommaso, Fabrizio Porcari, Carla Amici, Ernesto Schiano, Andrea Calcagnini, Vincenzo Recchia, Simonetta Imperia, Francesco Carta, Tommaso Stefano Agnoni, Rosella Tacconi,

Omar Ruberti, Erminia Cicione.



Sottolineano i firmatari di non aver «condiviso fin dall'inizio l’impostazione adottata dalla segreteria del Partito democratico nella preparazione e nell’avvicinamento a questa consultazione elettorale perché non si è mai parlato dei problemi reali dei cittadini e delle loro esigenze. Non abbiamo esposto quali erano i nostri obiettivi per guidare l'amministrazione provinciale, non abbiamo parlato alle persone. Detto questo, abbiamo comunque cercato di lavorare per l’unità del partito e per essere sempre una risorsa sotto il profilo dell’analisi critica».



Poi la questione della lista, che definiscono nata da logiche di corrente e di convenienze politiche: «Caso emblematico quanto successo a Sezze, dove con un blitz dell'ultimo minuto compiuto dalla segreteria provinciale, è stato estromesso dalla lista il consigliere provinciale uscente Enzo Eramo nonostante l’ottima azione politica portata avanti dallo stesso in questi anni in materia di impiantistica sportiva, scuola e viabilità e nonostante il gruppo consiliare del Pd di Sezze avesse fatto proprio il suo nome. Il tutto per fare posto ad un altro rappresentante del consiglio comunale di Sezze, Giovanni Bernasconi, che in questi anni di amministrazione si è distinto per non aver votato i bilanci né le tariffe approvate dalla maggioranza pur essendo presidente della commissione Bilancio. Dunque, ancora una volta si premia la fedeltà piuttosto che il merito».



Di qui l'annuncio della richiesta, subito dopo le elezioni di ottobre, di ricevere spiegazioni dalla segreteria provinciale e di un cambio di passo che avvii ad una diversa gestione del partito.
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Settembre 2014, 11:41
© RIPRODUZIONE RISERVATA