Guardiani dello Spazio, il nuovo Marvel IL TRAILER

Guardiani dello Spazio, il nuovo Marvel IL TRAILER

di Francesco Alò
LONDRA - Devo ringraziare la Marvel perch ogni volta che avevo un'idea folle... loro erano sempre pronti a dirmi di s. L'uomo stupito dal coraggio del colosso del fumetto diventato casa di produzione in sinergia con lo strapotere Disney si chiama James Gunn ed è il regista e sceneggiatore di Guardiani della galassia, il nuovo kolossal tratto dai celebri comics, nelle sale italiane dal 22 ottobre ma presentato in pompa magna a Londra.







«Volevo un’avventura spaziale divertente e dai colori sgargianti, una cosa alla Flash Gordon o Il pianeta proibito, che mi riportasse indietro nel tempo, a quando avevo 10 anni e andavo al cinema a vedereL'impero colpisce ancora e I Predatori dell'Arca perduta», specifica il regista di questo film di fantascienza comica, studiata per piacere a più generazioni. «Alien e Blade Runner hanno trasformato genialmente questo genere in dark e tenebroso alla fine degli anni '70 e nei primi '80. Io invece volevo un'esplosione di colori, allegria, avventura ed emozioni».

Guardiani della galassia sembra subito il fratello più rock del grande successo Marvel, Avengers: «Il regista Joss Whedon mi ha detto che rispetto ai suoi Thor, Iron Man, Hulk e Captain America, noi siamo i Rolling Stones!», scherza Gunn. «E questa cosa lo fa rosicare non poco!».



Ma chi sono questi Guardiani della galassia? Un Indiana Jones dello spazio con il nome di Star-Lord e il fascino accessibile della prossima star, Chris Pratt, leader anche del futuro Jurassic Park («Io il nuovo Harrison Ford? Se avessi pensato una cosa del genere durante il film... sarei svenuto sul set»). Un'assassina dalla carnagione verde interpretata da un sex symbol di origini portoricane, molto a suo agio con la fantascienza (Zoe Saldana naturalmente: «Mi rendo conto che sto diventando un’eroina del genere dopo l'alieno blu di Avatar e Star Trek, ma la mia Gamora è una creatura molto diversa. Comincia come spietata e finisce per innamorarsi di Star-Lord»).



Più un procione bandito, creato al computer (dai tempi di Gollum non si vedeva una star digitale così), un energumeno vendicativo di nome Drex. E un uomo-albero di sorprendente dolcezza e scarso vocabolario che sa dire solo: «Mi chiamo Groot».

Gli dà voce Vin Diesel, che non nasconde quanto la proposta Marvel lo avesse sconvolto. «Quando ho visto i primi disegni di Groot, ho detto alla Marvel se fossero impazziti a pensare a me», ci racconta divertito. «Poi un giorno ho chiesto a mia figlia di tre anni, così a bruciapelo, a quale dei personaggi di questa saga pensava che papà potesse dare la sua voce e lei ha indicato quell'uomo albero così alto e delicato rispetto a quel nerboruto omone che sono io. Mi sono fidato e ho fatto bene. È stato il primo film con me attore che ho potuto vedere accanto ai miei figli al completo. Quando siamo tornati a casa percorrendo un lungo viale alberato... mio figlio mi ha detto indicando gli alberi: Guarda papà... ci sono i tuoi fratelli e sorelle».



La sensazione, incontrando i creatori di questa strampalata avventura epica ambientata nello spazio, è che nemmeno loro si aspettassero che venisse fuori così bene. «È vero» ammette il regista James Gunn: «Ci sentivamo un po’ gli sfigati della Marvel. Eravamo un progetto di nicchia tratto da uno dei loro fumetti meno popolari e conosciuti. Questo mi ha permesso di rischiare il tono e aggiungere quella scena iniziale in cui Star-Lord comincia a ballare ascoltando una vecchia canzone rock mentre sta cercando un antico manufatto su un pianeta disabitato».





Sarà il box office americano a dirci se Guardiani della galassia, nelle sale anglosassoni già dalla prossima settimana, minaccerà da vicino quel rilancio della saga di Guerre Stellari che George Lucas ha pianificato per il Natale 2015. Forse il dominio spaziale di Luke Skywalker e Han Solo, da oggi, ha fatto i suoi giorni.
Ultimo aggiornamento: Sabato 26 Luglio 2014, 13:45
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