Lavori al depuratore, «il conto al Comune»

L'Ater riattiverà il depuratore fognario del condominio di Cavanella d'Adige "Autogestione Andrea", ma il conto verrà poi girato al Comune. L'ente proprietario delle palazzine da mesi in difficoltà per il mancato allacciamento all'impianto fognario, si sta muovendo per effettuare alcuni lavori di manutenzione volti a riaccendere la spina del costosissimo depuratore costruito per ovviare al problema dell'assenza di scarichi.
Qualche giorno fa i residenti avevano invitato l'Ater a sistemare la faccenda: «Noi paghiamo l'affitto a loro e non al Comune - aveva affermato il portavoce Cristian Vido -. Se la responsabilità di questa situazione è del Comune allora che l'ente si rivalga su di lui in un secondo momento, ma noi non possiamo più rimanere in questa situazione. Se non si muove qualcosa smetteremo di pagare l'affitto e chiederemo la restituzione degli arretrati da quando gli appartamenti sono diventati inagibili per il problema della fognatura». Le abitazioni di Cavanella d'Adige sono al centro di una diatriba proprio tra Ater e Comune. Il primo afferma che spettava al secondo effettuare l'allacciamento alla rete fognaria, come da una convenzione stipulata negli anni scorsi. Così invece non la pensa il Comune, e il caso ora è nelle mani del Tar a cui l'Ater si è rivolta. «Nel frattempo - fa sapere l'azienda - provvederemo a rimettere in funzione il depuratore e continueremo a farci carico dell'impianto in attesa dell'esito del giudizio pendente avanti al Tar. Abbiamo chiesto il risarcimento del danno e l'assunzione da parte del Comune della gestione dell'impianto». Quando l'impianto tornerà a funzionare, l'Ater però non lo dice, anche se per motivi prettamente tecnici. I residenti quindi sperano che la soluzione arrivi il prima possibile, anche per le difficili condizioni ambientali in cui stanno vivendo. Ogni 8-10 giorni sono costretti a chiamare l'ente proprietario degli immobili per svuotare le fogne prima che le acque nere se ne ritornino negli appartamenti. «Provvediamo costantemente e a nostre spese anche a questa pulizia» conclude l'Ater. Al Tar spetterà sbrogliare la matassa: avrà ragione l'Ater o il Comune?
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Maggio 2014, 11:11