La Fiorentina ferma la Juve allo Stadium:
Gomez risponde a Vidal. Giovedì a Firenze

La Fiorentina ferma la Juventus allo Stadium: 1-1. Gomez risponde a Vidal, giovedì il ritorno a Firenze

di Timothy Ormezzano
TORINO - La Fiorentina buona a pranzo, ma indigesta a cena. Finisce 1-1 il derby italiano di Europa League. Apre la Juve con Vidal, chiudono i viola con un capolavoro di Mario Gomez, in gol sei mesi e mezzo dopo l'ultima volta.





«Abbiamo preso le misure alla Juve - sorride Vincenzo Montella -. Noi favoriti per accedere ai quarti? Per niente, ma abbiamo qualche speranza in più». Per evitare di salutare anche l'Europa dei poveri, giovedì prossimo Conte dovrà fare meno turnover: «Il mio compito è gestire le forze del gruppo - si difende il mister -. La squadra si è espressa meglio di domenica. Ottimista per il ritorno? Io lo sono sempre».



Primo tempo a tutto gas. Ritmi forsennati e lotta a viso aperto. Dopo nemmeno 3 minuti la Juve sfonda con un'azione corale: cross di Asamoah, sponda di Osvaldo, Marchisio centra per Giovinco che di petto serve a Vidal il pallone dell'1-0. Diciottesima prodezza stagionale del cileno, il centrocampista più letale d'Europa.



La reazione viola è immediata: Matri, Mati e Borja spaventano Buffon, prima che la traversa neghi il raddoppio allo scatenato Vidal.

Squadre più allungate e poco spettacolo nella ripresa. La Juve lascia il pallino ai viola, ma l'emozione più grande è un retropassaggio di Caceres: detto tutto. Llorente e Pogba prendono il posto di Giovinco e Osvaldo, mentre Mario Gomez rimpiazza un evanescente Matri. Ed è proprio il panzer tedesco a pareggiare i conti con una zampata al 79', sfruttando un pisolino di Ogbonna e un'uscita scriteriata di Buffon. «Con la condizione è tornato anche il gol», esulta l'ex Bayern Monaco.



I viola chiudono all'attacco, sfiorando addirittura il raddoppio con il solito Borja e Vargas. «Dopo l'avvio shock, siamo stati fantastici - sorride lo spagnolo, il migliore dei suoi -. L'1-1 non cambierà il nostro gioco: al ritorno vogliamo vincere». Grande festa nel settore ospiti viola, fortunatamente ripulito da certe scritte macabre, e nessun coro stonato dei dirimpettai bianconeri. L'aria europea ha fatto bene agli ultrà.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 14 Marzo 2014, 09:49