Dove ora crescono erbacce e sterpaglie, una piazza attrezzata, come ha anticipato

Dove ora crescono erbacce e sterpaglie, una piazza attrezzata, come ha anticipato ieri il sindaco Floriano Zambon, sarà finalmente creata nell'area in cui sorgeva la vecchia sede a forma di piramide dell'Istituto "Marco Fanno" in via del Lavoro, che è stato ricostruito più est con accesso da via Filzi. Una operazione che è avvenuta nel contesto del piano di riqualificazione del quartiere centro sud, tra via Vital, via Stadio, via del Lavoro, via Filzi e la circonvallazione, dove si trovavano, tra l'altro, i vetusti fabbricati comunali dell'ex macello, dell'ex mercato ortofrutticolo e dell'ex officina per la produzione del gas di città e altri adibiti a deposito. Il vastissimo comparto era stato suddiviso in tre ambiti di intervento, con la partecipazione di enti pubblici e di privati. Oltre che il nuovo Fanno sono stati già costruiti un nuovo campo di calcio, la casa comunale della musica, un vasto giardino pubblico, numerosi alloggi popolari o messi in vendita a prezzi convenzionati e altri per il libero mercato tra via Vital e via Stadio, ma anche fabbricati commerciali a sud verso la circonvallazione, dove sorgeva il mercato ortofrutticolo e si è insediata, tra l'altro, l'Ovs. La nuova piazza sarà creata dalla società immobiliare di Treviso, che aveva acquisito l'area dell'ex mercato ortofrutticolo e che, in base agli accordi per il piano di riqualificazione della zona, si era impegnata a realizzarla, a beneficio di un intero quartiere. L'area della vecchia sede demolita del Marco Fanno si trova proprio nel cuore del comparto, appena a ovest di quella in cui è sorta la nuova sede e con la quale confina. Dopo le demolizioni è da tempo lasciata in uno stato di completo abbandono, suscitando anche le lamentele dei residenti. «Ho contattato l'immobiliare che deve farsi carico della piazza - ha detto il sindaco e ho ricevuto l'assicurazione che è pronta a intervenire. Lo farà non appena saranno perfezionati i frazionamenti dell'area che ricade in proprietà del Comune e della Provincia, dopo di che farà partire i lavori, che dovrebbero essere eseguiti in un mese e mezzo». Nella zona circostante resteranno due lotti liberi, in cui si dovrebbero costruire due condomini privati. Ma tutto è fermo, perché al momento non ci sono le condizioni per farlo.(((masetg)))
Ultimo aggiornamento: Domenica 3 Luglio 2016, 05:00