La Cisl: «Voucher, attenti all'abuso»
Per la Fisascat-Cisl di Venezia lo strumento è utile, ma va ripensato il perimetro, in quanto lo strumento sarebbe stato usato in sostituzione di altri tipi di contratti a tempo determinato. «L'utilizzo del voucher - spiega il segretario provinciale della Fisascat Cisl Andrea Stevanin - nasce per ricondurre nell'alveo della piena legalità e solidarietà quei lavoretti che proprio per essere saltuari spesso finivano fuori legge, senza accantonamenti previdenziali e maturazione delle indennità di disoccupazione previsti invece dalle nuove norme. Se si può indicare un settore particolarmente vocato a usare il voucher si può pensare ai servizi alla persona, i dati invece ci dicono che la maggior parte è andata a retribuire lavoratori del turismo, del commercio e della ristorazione». Per la Cisl il buono, sarebbe stato usato in sostituzione di altri tipi di contratti a tempo determinato; ma il voucher «nasconde anche una serie di abusi di orario e di eccessivo utilizzo della manodopera. Lo strumento di per sé è sano e ci può aiutare a combattere il nero, quindi non va abolito; casomai ne va ripensato il perimetro di utilizzo individuando una griglia più vincolante che lo riporti alle origini, a retribuire i lavoretti di giovani e pensionati con il massimo della legalità».
Ultimo aggiornamento: Sabato 2 Luglio 2016, 05:01