Euro 2016; Italia; Candreva: «Chiudiamo qualificazione venerdì con la Svezia»

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di Alessandro Angeloni
Nell'allenamento del mattino al Bernard di Montpellier, Graziano Pellé ha lavorato regolarmente con il resto del gruppo, senza avvertire dolore al piede sinistro. Oggi pomeriggio un'altra seduta tra video e tattica in campo, rigorosamente a porte chiuse. Domani mattina gli azzurri si ritroveranno intorno alle 10.30 del mattino per la rifinitura, un quarto d'ora sarà visibile alla stampa. Poi, partenza per Tolosa intorno alle 16.30. Alle 17, 45 è prevista la conferenza del ct Conte e di un calciatore nella sala stampa dello stadio Municipal. A Casa Azzurri, Florenzi e Candreva hanno incontrato i giornalisti.

FLORENZI
Florenzi neo papà: «Sono più tranquillo, sono senza voce perché lasciata a Lione per sostenere la squadra dalla panchina. Penelope è la gioia più bella della mia vita, sono orgoglioso. Lei migliorerà tutti noi» Il ruolo in Nazionale: «Nei cinque di centrocampo, a parte la posizione in campo di De Rossi, riesco a fare tutto con buone sensazioni, posso difendere e attaccare lo spazio. Non ho problemi, cerco di dare più soluzioni possibili al commissario tecnico». Svezia ci teme e adora Buffon e Chiellini «Per Gigi e Giorgio parla la loro storia, riscontro la loro forza anche quando li affrontiamo con la Roma. Averli come compagni di squadra fa piacere. La Svezia dice di temerci? La cosa non può che inorgoglirci. Orgoglio azzurro: «L'Italia non è come la raccontano: non siamo scarsi, dopo il due a zero chi ci ha criticato si è rimangiato le parole. Facciamo parlare gli altri, noi dobbiamo fare i fatti». L'esultanza, il gruppo: «Sul secondo gol l'arbitro potevano ammonirci tutti. Se fossi stato io in campo, i miei compagni avrebbero fatto lo stesso». Il gruppo stavolta c'è: «Gran parte del merito va a Conte, che ci ha trasmesso i suoi valori, ci ha chiesto di non pensare alle parole che vengono dette fuori. Lo avete visto da solo: eravamo tutti in piedi su ogni azione dell'Italia, abbiamo provato a spintonare Vertonghen quando ha discusso con Oriali». Derby con Candreva: «La maglia azzurra unisce tutti, dovrebbe unire tutta l'Italia». Speranza di giocare contro la Svezia: «Io sono a disposizione dal 18 di maggio e mi sento bene». Cosa ho detto a Nainggolan: «Oltre a fargli un in bocca a lupo, gli ho detto che mi era mancato». Perché l'Italia corre più di tutti. «Se si guarda fisso un obiettivo, si corre senza faticare. Noi corriamo bene e la fatica non la sentiamo».

 

CANDREVA
Meglio arrivare secondi. «Non siamo ancora qualificati, fare calcoli è sbagliato.
Veniamo dall'esperienza negativa del mondiale, e bisogna stare con i piedi per terra». Sicurezza, paura per le famiglie: «I nostri famigliari sono venuti a Lione e non hanno avuto alcun problema». L'Italia ha corso tanto. «Per recuperare serve il lavoro e riposo, dal 18 maggio ci stiamo preparando in vista di questi impegni ravvicinati. Tutte le partite vanno affrontate come abbiamo fatto contro il Belgio, la Svezia far la gara della vita. L'Italia vuole chiudere il discorso qualificazione già da venerdì. Ci stiamo preparando bene per affrontarla». Dal rifiuto dalla Juve a oggi: «Quella in bianconero è stata un'esperienza non positiva, ma alla fine mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore. Non ho giocato nella Juve migliore, ero giovane e non avevo trovato ancora il ruolo giusto. Con il passare del tempo ho trovato una maggiore costanza, sono maturato col passare degli anni». Cosa ha detto Lotito. «Non l'ho incontrato. Se è contento per me conta poco, spero sia contento per l'Italia. Ci teniamo a fare bene, la prestazione del singolo conta fino a un certo punto». Verratti e Marchisio: «Sono i nostri primi tifosi, purtroppo sono stati sfortunati. Giochiamo anche per loro. Siamo un bel gruppo, ci vogliamo bene». C'è solo il blocco Juve?: «Sono importanti per noi per il tipo di giocatori e per le persone che sono. Per noi sono punti di riferimento importanti, sono abituati a vincere e a giocare su grandi palcoscenici. Non possiamo che essere sulla loro strada». Ibrahimovic: «Lo conosciamo tutti, da solo può metterti in difficoltà, noi dobbiamo fare la partita su noi stessi, sulle nostre capacità, sulla nostra organizzazione. E' chiaro, le accortezza sui loro punti di forza ci saranno. Lui è una leggenda? Siamo quattro volte campioni del mondo». I grandi numeri 7 Nell'Italia: «Non ho modelli perché questo ruolo non lo faccio da sempre. Spero di continuare su questa strada». Il derby: «Qui non parliamo di Roma e Lazio, siamo concentrati su altro. La rivalità, non solo tra me e Florenzi, non c'è. I discorsi che si fanno in questo periodo tra noi sono altri». Il punto sull'Europeo. «Ho visto tutte partite equilibrate, nessuno ha avuto predominio sulle avversarie».

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2016, 18:42

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