Scintille tra ortodossi al sinodo di Creta che nasce già morto

Scintille tra ortodossi al sinodo di Creta che nasce già morto

di Franca Giansoldati
CITTA' DEL VATICANO Fratelli coltelli. Avrebbe dovuto essere il Sinodo della fratellanza, della collegialità, dell’unità, capace di sancire una nuova era. Invece le Chiese cristiane ortodosse resteranno divise. Da una parte Mosca con la sua influenza e dall’altra Istanbul, dove ha sede il patriarcato ecumenico di Costantinopoli, un ruolo soprattutto onorifico e simbolico, visto che a Istanbul non ci sono che duemila ortodossi. Insomma, scintille e antiche fratture difficili da sanare. A cui si aggiungono sospetti e diffidenze personali. L’unità dei cristiani resta una utopia, con buona pace degli sforzi che si continuano a fare. Dopo la defezione dei patriarcati di Antiochia, Georgia e Bulgaria a partecipare al sinodo pan-ortodosso di Creta, previsto per il 16 giugno tra tutte le confessioni ortodosse nel mondo, e convocato da Bartolomeo con una enciclica, era arrivato l’invito del patriarca di Mosca Kirill di rimandare l’evento per sciogliere gli ultimi punti in sospeso. La decisione era sottoposta a Bartolomeo che in serata ha diramato un comunicato categorico per fare sapere che a Creta inizierà lo stesso il Sinodo. Pazienza per chi non parteciperà. “Sua santità il Patriarca arriverà a Creta alle ore 13 il 15 giugno, dove si terrà il sinodo pan ortodosso”. Per la prima volta si sarebbero dovute incontrare tutte le chiese ortodosse autocefale, molte delle quali divise da quasi mille anni.

L’invito che era arrivato dal patriarcato di Mosca era di spostare la data, farla slittare di un po’, fino a che non si sarebbe trovato un punto di comunione. Un braccio di ferro giocato sul potere. I maligni, però, fanno sapere che tra i vari punti irrisolti, c’è anche il rinnovo del vescovo di Kuwait City, una realtà di fedeli molto piccola ma assai facoltosa in termini di denaro e, quindi, come sede episcopale, assai ambita. Chissà. «L’unica soluzione possibile è proseguire il lavoro di preparazione del Santo e grande concilio e arrivare a un accordo dell’insieme delle Chiese ortodosse sul suo svolgimento in altra data” aveva detto il patriarcato di Mosca associandosi alla proposta formulata nei giorni scorsi dalle Chiese di Antiochia, Georgia, Serbia e Bulgaria per chiedere il rinnovo del concilio panortodosso in programma nell’isola greca di Creta dal 19 al 26 giugno.

«Nel caso in cui questa proposta non fosse accettata dal patriarca Bartolomeo e il concilio, malgrado l’assenza dell’intesa di alcune Chiese ortodosse locali, venisse ugualmente convocato, — sottolinea in una nota il patriarcato di Mosca — con profondo dispiacere la delegazione della Chiesa ortodossa russa sarebbe impossibilitata a partecipare».
Mosca tuttavia invita a «proseguire gli sforzi per il consolidamento della cooperazione pan-ortodossa nella preparazione del futuro concilio, chiamato a essere una reale testimonianza di unità della Chiesa santa, cattolica e apostolica».
 
 
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Giugno 2016, 17:47
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