La cabinovia di Staunìes, che sale alla vetta del Cristallo, aprirà il

La cabinovia di Staunìes, che sale alla vetta del Cristallo, aprirà il 18 giugno, all'inizio della stagione estiva delle escursioni, ma potrebbe chiudere già il 22 luglio. Quel giorno, infatti, scade la validità dell'autorizzazione all'esercizio dell'impianto, che risale alle Olimpiadi invernali del 1956, più volte ammodernato. L'ultima concessione quarantennale, del 1971, è scaduta nel 2011; da allora sono state richieste diverse proroghe, da parte della società Funivie Faloria. Ha usufruito anche del decreto Milleproroghe, che ha permesso di far girare le funi, in deroga alle scadenze. L'ultima richiesta di proroga è stata presenta il 30 maggio, all'Ustif, l'ufficio speciale trasporti e impianti fissi, organo periferico del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; ora si è in attesa della risposta. Qualora non fosse concessa una dilazione, Cortina sarebbe privata di uno degli impianti più frequentati, durante l'estate, perché consente di raggiungere rapidamente alcune vie ferrate, la Ivano Dibona, la Marino Bianchi, la René De Pol. «L'impianto è stato rinnovato nel tempo - spiega Enrico Ghezze, amministratore della società - e negli anni Ottanta è stata realizzata una stazione intermedia, alla base del tratto più ripido, per poter utilizzare la pista da sci, d'inverno. È certamente un impianto datato, che andrebbe rifatto, sostituito con una nuova struttura, già progettata: si tratta di un telemix, che abbina le seggiole alle cabine».
Perché non è stato ancora avviato il lavoro? «Non lo abbiamo ancora fatto perché l'impianto nuovo costa 7 milioni di euro, che noi non abbiamo. Abbiamo chiesto più volte di inserire la nuova cabinovia fra i progetti da finanziare con i fondi per i comuni a confine con le province autonome di Bolzano e Trento, gli ex Fondi Brancher o Odi, ma l'amministrazione comunale ha preferito altre opere, come il campo da golf o la ciclabile, che è stata pure bocciata».
Ora, però, si aprono prospettive nuove e diverse: «Potrebbe rientrare nel lotto degli impianti da rinnovare per i Mondiali 2021 di sci alpino - precisa Ghezze - in fondo quella cabinovia nacque proprio come impianto di riserva, per i Giochi olimpici invernali del 1956».

Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Giugno 2016, 05:01