Coniugi morti in barca: «Colpa loro»
Il pubblico ministero ricusa il giudice

Coniugi morti in Croazia: «Colpa loro» Il pubblico ministero ricusa il giudice

di Lino Lava
C’è lo scandalo nella tragedia dei coniugi Salpietro. Dopo tre anni di processi, con cambi di collegi giudicanti, perizie, superperizie, interrogatori dei testimoni, alla vigilia della sentenza il pubblico ministero ricusa il giudice. Un atto coraggioso da parte del rappresentante del’accusa. Il motivo della ricusazione sta nella ingiustificata decisione del giudice di affidare una nuova perizia sul caso.



E ieri mattina, in Tribunale a Sebenico in Croazia, è venuto a deporre il perito del giudice. Ebbene, l’esperto ha detto che è stata causata da una manovra errata dei velisti padovani Francesco Salpietro Marianelda Patella la tragedia in mare del 16 agosto 2011 nelle vicinanze dell’isola di Barilac. Una conclusione che ha fatto infuriare il legale della famiglia Salpietro, l’avvocato Luigi Pasini, e il pubblico ministero. Secondo l’accusa, Tomislav Horvatincic, ricco imprenditore croato, era alla guida di un motoscafo con il pilota automatico inserito e viaggiava a una "velocità altissima e inadatta e senza tenere sotto controllo il traffico circostante per evitare rischi o scontri". Horvatincic viaggiava a 25 nodi e non ha dato la precedenza alla barca a vela dei due padovani, che andava a 4 nodi, causando lo scontro nel quale sono morti i coniugi Salpietro. Subito dopo l’incidente, prima di venire arrestato, in un comunicato stampa Horvatincic aveva dato la colpa dell'accaduto al pilota automatico guasto, mentre nel corso delle indagini la sua compagna, che era a bordo del motoscafo, ha sostenuto che l'imprenditore sarebbe stato preso da un malore. Ovviamente, si è corretto quando si è reso conto che aveva inserito un pilota automatico che non teneva la rotta. Durante il processo uno dei testimoni indicati dall’accusa ha detto al giudice che le barche date in affitto devono essere revisionate annualmente. Ma la barca sulla quale viaggiava Horvatincic e la sua compagna non era stata più revisionata dal 2009.



Il processo è stato aperto nella primavera 2012, ma a metà dello scorso dicembre è dovuto ricominciare il dibattimento perchè è cambiato il giudice. Ed è stato l’ultimo giudicante a ordinare la perizia che ha fatto infuriare il pubblico ministero. Le conclusioni dell’esperto del giudice sono assurde sia a giudizio del pubblico ministero, sia dell’avvocato Pasini. Ieri mattina il rappresentante dell’accusa e il legale di parte civile hanno chiesto di far deporre anche gli altri consulenti. Ma il giudice ha detto di no ed è stato ricusato. Per il rappresentante dell’accusa il giudicante è troppo filo-imputato. Oggi ci sarà la decisione del presidente del Tribunale.



Tomislav Horvatincic ha provocato la morte di cinque persone. Ha commesso trentuno incidenti in strada e in mare, causati dalla velocità. Il primo disastro il ricco imprenditore croato lo ha combinato nel 1980, quando ha causato un incidente stradale nel quale sono morte due persone. E nel 1989 ne provocò un altro a Zagabria nel quale rimase uccisa un’altra donna. E poi via di questo passo. Sulle sue spalle ci sono trentuno trasgressioni. Una sentenza di colpevolezza gli farebbe perdere anche la patente nautica.
Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Ottobre 2015, 15:32
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