Fondo di 400 milioni per riportare
in Veneto le industrie "emigrate"

Fondo di 400 milioni per riportare in Veneto le industrie "emigrate"
PADOVA - Riportare dentro i confini del Veneto l'industria "emigrata" all'estero, sostenendone lo sviluppo, la produzione e l'occupazione nel territorio locale. Sono questi gli obiettivi dell'accordo tra Antonveneta-Mps e Confindustria Padova, Confindustria Vicenza e Unindustria Treviso che prevede un fondo di 400 milioni di euro per erogare finanziamenti con modalità e durate variabili a condizioni vantaggiose per le imprese delle tre province interessate.



Le imprese aderenti a Confindustria nelle province di Padova, Treviso e Vicenza potranno avvalersi dell'opportunità fino a dicembre (eventualmente rinnovabile) di sei finanziamenti agevolati concepiti per rispondere efficacemente alle più varie esigenze specifiche di tutte le imprese. In particolare, sono stati previsti: un finanziamento per l'incremento del capitale circolante e supporto di investimenti da realizzare o in corso di realizzazione con Cassa depositi e prestiti (Cdp). Finanziamenti specifici per sostenere le necessità derivanti dalla gestione aziendale e finalizzati allo sviluppo delle imprese. Prestiti agevolati previsti anche per eventuali necessità di ricapitalizzazione aziendale. A disposizione delle imprese anche un finanziamento dedicato alle start-up e uno destinato allo sviluppo dell'imprenditoria femminile.



Massimo Fontanelli, responsabile area territoriale Antonveneta di Banca Monte dei Paschi, ha evidenziato che la grande forza del Veneto «sono il suo capitale umano e l'alta propensione ad investire, innovare, affrontare le fasi più difficili con creatività e coraggio». «Noi vogliamo confermarci - ha aggiunto - al fianco di quelle imprese che, insieme ad Antonveneta, hanno costruito i distretti manifatturieri più dinamici d'Italia, prima di una fase difficile che ha costretto molti a spostare la produzione oltrefrontiera. Vogliamo fornire un contributo molto concreto, con un rilevante sforzo finanziario, affinché il Veneto torni ad essere protagonista europeo della ripresa».



Secondo il presidente di Confindustria Padova, Massimo Finco il progetto punta ad «irrobustire i primi accenni di ripresa dobbiamo rianimare il tessuto connettivo dell'economia reale, facendo affluire alle Pmi la maggiore liquidità immessa nel sistema bancario dalla Bce. Da qui il valore dell'accordo con Antonveneta-Mps che, con soluzioni flessibili e dinamiche, finanzia in particolare gli investimenti legati al rientro di produzioni dall'estero, quel reshoring che può contare nel nostro territorio su filiere di fornitura di prim'ordine, capitale umano e know-how di eccellenza e capacità di fare innovazioni».



«È un accordo - ha rilevato - la presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana - che si inserisce bene nelle molte iniziative di sostegno finanziario alle imprese nate dalla collaborazione tra gli Industriali di Treviso, Padova e Vicenza nell'ambito di Sistema Aperto. In particolare, coglie le opportunità di questa fase in cui si fanno più concreti i segnali di ripresa, grazie all'export, tradizionale punto di forza delle nostre imprese, ma anche nel mercato interno. E punta a favorire i progetti di investimento industriale nel territorio, all'insegna dell'innovazione e della sostenibilità, che ci auguriamo possa creare anche nuova occupazione».



Da parte sua Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza, ha evidenziato che la collaborazione «va ad arricchire il pacchetto di opportunità di credito che offriamo alle imprese associate». «Ci fa piacere, inoltre, dopo anni di ristrettezze nel credito - ha concluso -, poter lanciare una proposta di sostegno finanziario per le imprese che investono e che crescono, cercando così di riavviare un nuovo volano di sviluppo per la nostra economia».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Settembre 2015, 19:36