Wimbledon, Fognini domina e poi butta via il match con Anderson: svaniscono gli ottavi

Wimbledon, Fognini domina e poi butta via il match con Anderson: svaniscono gli ottavi

di Antonio De Florio
WIMBLEDON – Fabio Fognini perde nel peggiore dei modi, buttando via una partita lungamente dominata

nei confronti dello spilungone sudafricano Kevin Anderson, piuttosto acciaccato (6-4, 4-6, 6-2, 2-6, 1-6). Si abbandona nell'ultimo set a un vaniloquio in cui non risparmia insulti al giudice di linea e ai suoi collaboratori. Nelle prime due ore si è visto il Fognini di puro talento tennistico con una varietà di colpi, di ritmo che avevano mandato in bambola il gigante Anderson, N.18 al mondo, tre gradini sotto di lui. Gli ultimi 40 minuti sono tutti da cancellare. Doppi falli, 9 game di fila persi, sproloqui, gag che probalmente gli varranno una nuova multa.



Un primo set da incorniciare. Fabio strappa il servizio dopo due game a un giocatore come Anderson, alto un metro e 97, che spara fucilate a più di 200 km/h che sull'erba umida - oggi ha piovuto prima del match - diventano saette. Il gigante recupera il servizio solo sul 5-3, ma Fognini quando serve per il set non concede nulla: 6-4. Il gigante chiede l'intervento del fisioterapista e si fa massaggiare la schiena.



Nella nuova frazione, per l'azzurro cominciano i problemi col servizio, due doppi falli (a fine match saranno più di una dozzina) regalano il break ad Anderson. Lo spilungone torna in partita e pareggia il conto dei set, 1-1 (6-4). Fognini spacca una racchetta.



Il rito distruttivo scarica la tensione del giocatore ligure. Fognini riprende a giocare un tennis spettacolare, brekka l'avversario sull'1-1 e di nuovo sul 3-1 con due volée di dritto, che scatenano gli applausi del campo 17, dove Bolelli ieri ha passato il turno. Sembra in giornata di grazia, la conquista del terzo set arriva in un batter d'occhio: 6-2.



Nelle tribunette un collega inglese prefigura una sfida agli ottavi Murray- Fognini, una sorta di rivincita, dopo il match di Davis a Napoli in cui Fabio prese a pallate il campione scozzese, vincitore dell'ultimo Wimbledon. Dolce suggestione. Il quarto set è l'inizio della fine di Fabio Fognini.



Fino al 2-2 tutto fila liscio. Poi il tennista ligure perde il servizio. Aumentano i doppi falli da una parte e gli ace dall'altra, quella naturalmente sudafricana. Fognini perde il quarto set (6-2) con l'ennesimo servizio sbagliato. I suoi nervi vacillano.



Arriva subito il break: 2-0. E Fabio tira fuori il peggio di sé: "Se mia madre mi avesse fatto dieci centimetri più alto, vi raccoglierei tutti con il cucchiaino...". Lo dice rivolto all'avversario sudafricano. E aggiunge: "Se mi avesse dato anche più intelligenza...". Il giudice di sedia spagnolo che conosce perfettamente l'italiano cerca di rabbonirlo. Scappa anche qualche bestemmia. Il supervisor del campo comunica con la radiolina. I game persi di fila diventano 9.



Nel quinto set Fognini va sotto 5-0. Non ha più voglia di giocare. Al di là di una pregevole Veronica, tiene un solo servizio e Kevin Anderson spadroneggia. Il suo servizio non perdona. Rivincita con Murray addio. Il Centre Court può attendere.



. "Sì, sono una testa calda - ha ammesso Fognini dopo lo scorso incontro vinto con Puetz - come Gulbis. Ma quando sbaglio riconosco i miei errori. Ci sto lavorando sopra da mesi". Oggi dice: "Ho perso, ma sono felice perché ho ritrovato il mio tennis. Ho dominato buona parte della partita con uno della mia classifica. Poi sul 4-2 del quarto set mi sono sentito ferito. Non ho giocato l'ultimo game...". Le intemperanze? Nemmeno una parola. Sono state già rimosse.






Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Giugno 2014, 18:47