Valeria ArnaldiUna lite tra due extracomunitari nel campo. Il tentativo del carabiniere

Valeria ArnaldiUna lite tra due extracomunitari nel campo. Il tentativo del carabiniere di separarli. Poi, veloce e inattesa, la coltellata. E, rapidissima, la reazione: un colpo di pistola. Mortale. Questa, secondo le primi ricostruzioni, la dinamica della tragedia avvenuta ieri mattina, nelle tendopoli di San Ferdinando, alle porte di Rosarno, dove un carabinieri ha ucciso con un colpo di pistola un ventiseienne originario del Mali, Sekine Triore. La lite, di cui non si conoscono ancora i motivi, sarebbe scoppiata in una sorta di spaccio abusivo all'interno della tendopoli, dove in inverno, vivono migliaia di immigrati che lavorano come braccianti nella piana di Gioia Tauro. A dimostrare la coltellata sono le ferite riportate dal militare, colpito al volto vicino all'occhio destro. Secondo i primi testimoni sentiti, il giovane era in evidente stato di alterazione - ancora da accertare se per abuso di alcol o sostanze stupefacenti - e si sarebbe scagliato subito contro i militari, prima lanciando oggetti, poi con il coltello che, quando la discussione si era scaldata, aveva estratto contro gli altri migranti. Il militare colpito - almeno tre le coltellate - è stato curato in ospedale con cinque punti di sutura. Il collega sarebbe rimasto ferito lievemente alla mandibola. Il carabiniere che ha sparato sarà iscritto nel registro degli indagati ma, allo stato attuale, sembra sia solo una formalità per quella che, secondo la Procura, è stata legittima difesa. Sekine Triore, colpito allo stomaco, è morto sul colpo. La tendopoli ospita almeno 500 persone, alcuni sostengono mille. Una situazione evidentemente esplosiva.riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Giugno 2016, 05:00