Valeria Arnaldi
Saffie Rose Roussos, 8 anni. È lei la vittima più giovane

Valeria Arnaldi
Saffie Rose Roussos, 8 anni. È lei la vittima più giovane dell'attacco terroristico messo a segno a Manchester, alla fine del concerto di Ariana Grande, idolo dei teenager. Un'occasione studiata proprio per colpire ragazzi e bambini, come la piccola Saffie, che quel concerto con la mamma e la sorella lo aspettava da tempo. E come lei tanti altri giovanissimi. Il bilancio è chiaro: 22 morti, almeno 120 feriti - 12 under16 gravissimi - e 12 dispersi. Aveva 18 anni Georgina Bethany Callander, prima vittima identificata. Più grande, 26 anni, John Atkinson.
Molti, anche loro poco più che adolescenti, i dispersi. Ha 17 anni Chloe Rutherford, al concerto insieme al fidanzato Liam Curry, 19. Di entrambi si sono perse le tracce. Dispersa pure Olivia Campbell, 15 anni. Era con il migliore amico, Adam. Il ragazzo è in ospedale, di Olivia non si conosce la sorte. I genitori dei giovani coinvolti hanno raggiunto subito Manchester, anche guidando tutta la notte, come il padre di Chloe. Attendono, disperati, di avere notizie sulle condizioni dei figli. Sono ore di angoscia per molte famiglie. Gli appelli si rincorrono in loco e sui social. Agghiaccianti i racconti dei testimoni.
«Appena sono riuscito ad alzarmi mi è sembrato di essere finito in un film di guerra - ha detto un testimone alla Bbc - c'erano cadaveri ovunque. Ho contato forse venti o trenta corpi coperti di sangue. Non so dire se fossero morti o feriti, a me sembravano tutti morti». «Era un inferno - aggiungono altri - c'erano ovunque urla, sangue, corpi dilaniati». E ancora: «Ho sentito un boato, poi la gente ha iniziato a gridare e correre fuori, piangendo. Ho iniziato correre». Alcuni preferiscono non parlare. Si stringono tra le lacrime.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Maggio 2017, 05:00