Un milione di famiglie salvate dalle donne

Mario Landi
Donne capofamiglia uniche produttrici di reddito e donne sole ma senza lavoro. L'Italia immersa nella crisi economica ha profondamente modificato lo status di quasi un milione di nuclei familiari.
Le tabelle dell'Istat, aggiornate al 2016, dicono infatti che sono 970 mila le famiglie, con e senza figli, dove la donna risulta occupata a tempo pieno o part time, mentre l'uomo è in cerca di occupazione o inattivo (pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro). Al questo dato, che riguarda i coniugi o i conviventi tra i 25 e i 64 anni, va aggiunto anche l'altro lato della medaglia con le 192mila famiglie monogenitore dove c'è solo la mamma ed è disoccupata, quindi secondo i criteri statistici è in cerca di lavoro: cifra, purtroppo, in aumento rispetto all'anno precedente (+5%). Accendendo un faro su chi fa parte di coppie con figli, si sottolinea come all'aumentare della prole salga anche il tasso di disoccupazione (7,3% se c'è solo un figlio, 7,7% se due e 10% per tre o più). I coniugi o conviventi senza bambini si fermano al 7,6%.
Ma resta stabilmente sopra quota un milione il numero delle famiglie senza redditi da lavoro: rispetto allo scorso anno non cambia pressoché nulla, quindi si passa da 1 milione 92mila a 1 milione 85mila (-0,7%) nuclei. Si tratta di case dove tutti i componenti attivi (che partecipano al mercato del lavoro) sono disoccupati. Quindi se reddito c'è, arriva da altre fonti e non dall'impiego (rendite o pensioni). Si tratta del 6,6% delle famiglie presenti sul mercato del lavoro (16,5 milioni). Per un milione di famiglie a zero occupazione ci sono quindi 13,9 milioni in cui tutte le forze lavoro sono impiegate. A fare il pieno di famiglie senza redditi da lavoro è il Mezzogiorno d'Italia (587mila), che precede sia il Nord (300mila) che il Centro (198mila).
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Marzo 2017, 05:00