Uccise la compagna Rivolta per la sentenza

Davide Manlio Ruffolo
Vent'anni di reclusione per Yoandris Medina Nunez, il cubano di 24 anni ritenuto responsabile dell'omicidio della compagna Nicole Lelli, freddata con un colpo di pistola nel mese di novembre 2015. Per quei fatti il pubblici ministero Edoardo De Santis aveva chiesto l'ergastolo per omicidio volontario premeditato, mentre il gup Claudio Carini non ha riconosciuto l'aggravante della premeditazione. Una decisione, quella del gup, che ha immediatamente scatenato le proteste dei parenti e degli amici della giovane. Vergogna, infami, Tra pochi anni sarà libero le urla delle persone presenti che, raccontano, «siamo stati traditi dalla giustizia». Una situazione incandescente che è stata disinnescata, dopo oltre 30 minuti di caos, dall'intervento degli agenti della polizia giudiziaria che hanno impedito il contatto tra l'imputato e le persone imbestialite che tentavani, invane, di raggiungerlo. Attimi di paura con il cubano, scortato fuori dall'aula dagli agenti, che è stato oggetto di un lancio di oggetti, tra cui una bottiglietta d'acqua di plastica.
La vicenda risale al mese di novembre del 2015 quando i due ventenni condividevano una storia d'amore. Un rapporto spesso conflittuale per via delle continue gelosie del 24enne che incolpava la ragazza di averlo tradito. Così, la notte dell'omicidio, il ragazzo aveva raggiunto la compagna in un locale per chiederle un chiarimento. Entrata in macchina, però, veniva freddata da un colpo alla testa a seguito del quale il ragazzo chiamava il 113 per autodenunciarsi. La vicenda giudiziaria, però, potrebbe continuare perché le parti attenderanno le motivazioni della sentenza per poi, eventualmente, ricorrere in appello.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 2 Dicembre 2016, 05:00