Trump sempre più solo

Valeria Arnaldi
È così ciecamente stupido, Un disastro nazionale, Motivo di imbarazzo per il Paese.
Sono solo alcune delle definizioni che, per parlare di Donald Trump, Robert De Niro usa nel filmato che ha diffuso dopo lo scandalo delle dichiarazioni sessiste del candidato alla Casa Bianca emerse in registrazioni del 2005 e 2006. De Niro è solo uno dei tanti nomi noti, che, dalla politica allo spettacolo, sono scesi in campo contro Trump nelle ultime ore. Per il presidente della Repubblican Conference del Senato americano, «Trump dovrebbe ritirarsi e Pence dovrebbe essere immediatamente dichiarato il nostro candidato». Il senatore John Thune è il repubblicano di grado più alto nel partito a chiedere un passo indietro del tycoon, ma non è l'unico. E lo stesso Pence, candidato vice, ha subito ha preso le distanze dalle dichiarazioni di Trump definendole «ingiustificabili».
Il presidente della Camera, Paul Ryan, si è detto «disgustato». Trump però non mostra alcuna intenzione di mollare. Anzi. «Le possibilità che io molli sono zero - ha dichiarato al Wall Street Journal - perché sto ricevendo un sostegno incredibile». E in merito al video: «Chiunque mi conosca sa che queste parole non riflettono chi sono. Le ho dette, ho sbagliato e mi scuso». Scuse decisamente nuove nello stile del tycoon e della sua campagna, che testimoniano la sua piena consapevolezza della gravità del momento, nonostante i sorrisi e la ufficialmente ribadita fiducia nella forza del suo sostegno. Trump, poi, attacca i vertici del partito repubblicano: «Sono ipocriti moralisti».
Il problema pero c'è. Secondo un sondaggio dell'Abc, il 43% circa degli americani sostiene che dovrebbe abbandonare la corsa presidenziale. Un dato forte che però evidenzia anche un 57% di possibili votanti che invece non lo vuole veder abbandonare. Tra questi c'è perfino un 2% per cui questa vicenda è un ulteriore motivo per votarlo. A dirsi contro sono le donne, mentre più della metà degli uomini ritiene quelle dichiarazioni senza peso sul voto. A sostenere il candidato è l'ex-sindaco di New York, Rudy Giuliani, suo fedelissimo. E, a suo modo, lo difende pure il britannico Nigel Farage, che in merito a quelle frasi, ha dichiarato: «È un tipico vanto da maschio Alfa, che, se vogliamo essere onesti, gli uomini fanno. Si siedono, bevono un drink e parlano di queste cose».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Ottobre 2016, 05:00