TREMA IL CENTRO ITALIA

Valeria Arnaldi
Linee telefoniche intasate, black out, chiamate su chiamate ai numeri della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, gente che ha abbandonato le case e si è riversata in strada, molti che hanno rapidamente affollato i social, di post in post, chiedendo informazioni, confermando di stare bene, condividendo emozioni e timori. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.4 sulla scala Richter, a soli nove chilometri di profondità, ieri, alle 19.11, e poi dopo una serie di movimenti più lievi, un'altra, ancora più forte, di magnitudo 5.9 alle 21.18, hanno fatto tremare il Centro Italia, riportando in più di una regione e, ovviamente, nella zona colpita dal sisma del 24 agosto scorso, la paura del terremoto. L'epicentro è stato individuato nella provincia di Macerata, tra Castel Santangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci, ma le scosse sono state avvertite in tutte le Marche, poi a Roma - in alcuni palazzi, in particolare nei quartieri Nomentano e Eur, i vigili del fuoco hanno riscontrato la comparsa di crepe - L'Aquila, Rimini, Firenze, Arezzo, Assisi, Perugia, Terni. E perfino a Napoli. La sequenza sismica è continuata a lungo, puntualmente monitorata con comunicazioni anche sul web, dall'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
Inevitabile la paura, sfociata in alcuni casi e realtà in vero e proprio panico. «Sono crollate parecchie case. Il nostro paese è finito», dice il sindaco di Ussita Giuliano Rinaldi, definendo la situazione «apocalittica». A Castelsangelo sono crollate le mura. A Visso, dove si sono verificati alcuni crolli, si registra un ferito. Crolli pure ad Amatrice, che hanno interessato i palazzi già lesionati, e ad Arquata del Tronto - circa cinquanta persone hanno lasciato un albergo adibito ad abitazione provvisoria e si sono trasferite nelle tende - parziale chiusura di via Salaria all'altezza di Arquata per il crollo di massi sulla strada, collegamenti telefonici ed elettricità saltati ad Accumoli per decine di minuti, cedimenti e crolli a Norcia, dove a franare sarebbe stata in particolare la chiesa della Madonna delle Grazie.
Alcune squadre di soccorso sono partite verso le frazioni dei comuni che risultano isolati nell'area più vicina all'epicentro. Immediato l'avvio delle operazioni per verificare la presenza di eventuali danni e, ovviamente, feriti. Criticità nei collegamenti. Sconsiglio assolutamente di muoversi, il messaggio di Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile. Molti, per precauzione, hanno scelto di non trascorrere la notte in casa.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Ottobre 2016, 05:00