Traffico di rifiuti: 10 a giudizio

Traffico illecito di rifiuti, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e associazione per delinquere. Sono questi i reati per i quali la Direzione distrettuale antimafia di Roma ha chiesto, nei giorni scorsi, il rinvio a giudizio per dieci persone, al termine di un'inchiesta sullo smaltimento irregolare di rifiuti ospedalieri. Le indagini, condotte dal nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del Corpo forestale dello Stato del Comando provinciale di Frosinone, sono state coordinate dal procuratore aggiunto di Roma, Rodolfo Sabelli, e dal sostituto procuratore di Frosinone, Barbara Trotra. La procura ipotizza l'esistenza di un traffico illecito di rifiuti che vedrebbe coinvolte le aziende che smaltivano rifiuti sanitari presso diversi ospedali del Lazio, nonché l'esistenza di un'associazione a delinquere tra i responsabili di queste aziende. Gli ospedali interessati sono quelli di Frosinone, Sora, Cassino, Pontecorvo, Rieti, oltre al Policlinico Umberto I e al Policlinico Casilino di Roma.
Secondo la tesi dell'accusa, la società incaricata di smaltire i rifiuti presso gli ospedali di Frosinone, Cassino, Rieti e presso il Policlinico Casilino conferiva presso un'azienda di Frosinone, classificandoli come non pericolosi, ingenti quantitativi di flaconi di medicinali in vetro ancora pieni, in tutto o in parte, di prodotto. In uno degli ospedali, il vetro raccolto dagli scarti delle varie attività sanitarie di tutti i reparti veniva immesso in un unico cassone di camion, con tanto di conseguente uscita di percolato derivante dal contenuto dei rifiuti. Non solo: a seguito dei controlli, sono stati anche ritrovati, accanto al vetro conferito alle aziende, flaconi frammisti a materiale come cannule per flebo, aghi, garze, deflussori, siringhe e guanti in lattice, in alcuni casi contaminati da sangue e quindi pericolosi perché a rischio infettivo. Tutto sempre smaltito come non pericoloso. Mentre per questo tipo di materiale è prevista una diversa e specifica modalità di smaltimento.
La Dda contesta, poi, i reati di truffa aggravata e di frode in pubbliche forniture a danno degli ospedali di Sora, Cassino, Pontecorvo e del Policlinico Umberto I. La società incaricata dello smaltimento di rifiuti sanitari avrebbe infatti alterato i pesi dei rifiuti caricati presso gli ospedali.(S. Uni.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Ottobre 2016, 05:00