SANREMO 2013, LA LETTERA DELLA
LITTIZZETTO TRA SATIRA E IMU -VIDEO

SANREMO 2013, LA LETTERA DELLA LITTIZZETTO TRA SATIRA E IMU
SANREMO - Il festival di Sanremo inizia nel segno della simpatia con una lettera di Luciana Littizzetto diretta a San Remo,un santo che ho scoperto che non esiste piena di battute e doppi sensi sui divieti alla parolaccia e sul rispetto della par condicio. Il festival della principessa Luciana Littizzetto, come la accoglie Fazio regalandole un fiore, si apre con l'arrivo all'Ariston su una carrozza da favola e con la lettura di una missiva a Sanremo costellata di battute su politica e attualità ma anche sul festival. «Caro Santo Remo -dice fra l'altro la primadonna de festival- fai che non mi venga mai in mente di fare rime mentre presento Gualazzi. Meno male che non c'è Samuele Bersani, sennò bisognava trovare un Samuele Monti e un Samuele Berlusconi». E ancora: «Dopo la neve, le polemiche politice e le dimissioni del Papa manca solo la pioggia di rane e lo sbarco degli alieni ad Arma di Taggia». Non manca una battuta sul Monte dei Paschi e la minaccia a Fazio: «Faccio subito vedere la farfallina o fai vedere tu il lombrico?». Alla fine una promessa. «Non pronuncerò mai il nome di un politico e nemmeno parole che cominciano per Ber. Al limite diro Ber-saglio, Ber-tuccia. Nè parole che finiscono con Oni. Invece di Maroni dirò beige e invece di Casini dirò puttanaio».


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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Febbraio 2013, 22:21
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