Roma Tre apre le porte al Papa

Anita Sacconi
Papa Francesco tra gli universitari di Roma Tre. Saranno più di mille gli studenti che oggi attenderanno il Pontefice nell'ateneo. Per incontrarlo, ascoltare il suo discorso e, magari, come sua consuetudine, anche per conversare vis a vi. È la prima volta per Bergoglio in un'università statale e per l'occasione il Papa è stato chiaro: parlerà all'aperto e non nel chiuso delle aule.
Ad accogliere il Pontefice, il rettore Mario Panizza che prima dell'estate ha preso carta e penna per invitarlo. «L'impegno socio-culturale del Pontefice è molto sentito anche tra gli studenti. Così l'università ha pensato di chiamarlo - spiega Panizza - È la prima volta che Bergoglio viene in una università statale. E abbiamo in serbo sorprese simboliche. Nulla di materiale».
Il rettore racconta della richiesta particolare avanzata da Francesco: «Il Pontefice ha voluto che l'incontro avvenisse all'aperto e così nel grande piazzale dell'università sono state sistemate 1200 seggiole. Naturalmente - ricorda - ci saranno le forze dell'ordine per garantire la sicurezza del Pontefice con carabinieri, polizia e gli uomini della Gendarmeria vaticana».
Ad accogliere il Pontefice ci sarà anche Nour Essa, la 31enne siriana che tornò con il Papa da Lesbo insieme alla sua famiglia e che poi si è iscritta all'università Roma Tre. Non è la prima volta di un Papa all'università dell'Ostiense. Era già andato Wojtyla nel 1992, quando venne istituita. E fu quella l'ultima visita di un Pontefice ad un ateneo pubblico romano: l'incontro di Benedetto XVI con studenti e professori dell'Università La Sapienza che doveva tenersi nel gennaio 2008 ma saltò a causa delle annunciate contestazioni. Era il post-Ratisbona e il Papa tedesco non volle rischiare. La visita di oggi andrà avanti per un paio di ore, a partire dalle 10. E a Roma Tre inaugurerà anche la Cappella della quale l'ateneo si è dotato.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Febbraio 2017, 05:00