Ripulirsi dalle scorie e dai rifiuti per opera di cellule che mangiano altre cellule.

Ripulirsi dalle scorie e dai rifiuti per opera di cellule che mangiano altre cellule. Grazie agli studi nei lieviti negli Anni '90, il biologo cellulare giapponese Yoshinori Ohsumi ha vinto il premio Nobel per la Medicina 2016. Se il tema dello smaltimento dei rifiuti nelle città è ormai di quotidiana attualità, infatti, la biologia da sempre arriva dove l'uomo non riesce a trovare una soluzione definitiva. Le cellule sono in grado di distruggere il loro stesso contenuto impacchettandolo in membrane, in modo da formare vescicole simili a mini-sacche che vengono trasportate nelle centrali del riciclo, i lisosomi, per essere degradate.
L'annuncio del Nobel è stato dato al Karolinska Institutet di Stoccolma. I vincitori sono stati scelti fra i 273 scienziati candidati quest'anno. Il premio ammonta a 8 milioni di corone svedesi (oltre 830mila euro). Lo scienziato, nato nel 1945 a Fukuoka, ha continuato a esplorare l'autofagia nel lievito, e ha dimostrato che un simile macchinario sofisticato viene usato anche nelle cellule umane. Le scoperte di Ohsumi hanno aperto la strada alla comprensione dell'importanza fondamentale delle mutazioni nei geni dell'autofagia, che possono causare malattie tra cui il cancro e le patologie neurologiche.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Ottobre 2016, 05:00