Riforma statali più spazio ai contratti

Allarme rosso sui conti dell'Inps. La Corte dei Conti, visto il «peggioramento dei risultati previsionali assestati del 2016» ha avvertito che il patrimonio netto, «per la prima volta dall'istituzione dell'ente, è passato nel 2016 in territorio negativo per 1,73 miliardi». Davanti a questi dati, la magistratura contabile sollecita una «riforma della governance dell'Istituto».
Il presidente dell'Inps Tito Boeri, però, ritiene l'allarme del tutto ingiustificato: «Il disavanzo dell'Istituto deriva unicamente da ritardi nei trasferimenti dello Stato che vengono anticipati dall'Inps e poi ripianati». Dunque nessun pericolo per le pensioni: «Le prestazioni sono garantite dallo Stato. Di conseguenza, ciò che conta non è il bilancio dell'Inps, ma dello Stato». Anche il ministro del Lavoro Poletti ha voluto rassicurare: «Il sistema è assolutamente sostenibile e in tema previdenziale non sono previsti interventi». Intanto per i lavoratori statali la riforma Madia promette di introdurre ancora novità. Dovrebbe per esempio cambiare l'equilibrio tra legge e contratto nazionale nella disciplina dei rapporti di lavoro nel pubblico impiego. Mentre la legge si limiterà a dettare le norme generali sarà il contratto nazionale a regolare i singoli aspetti del rapporto di lavoro, anche con la possibilità di derogare la legge.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Febbraio 2017, 05:00