Rifiuti, allarme di Galletti

Flavia Scicchitano
Il Comune di Roma non ha impianti sufficienti per smaltire i rifiuti che produce e raccoglie solo il 41% della spazzatura in modo differenziato, contro un obbligo di legge del 65%. A lanciare l'allarme è il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti.
In audizione in commissione Ambiente in Senato, il ministro ha elencato i numeri dei rifiuti urbani prodotti da Roma: 1.700.768 tonnellate, con una produzione stimata di circa 700.320 tonnellate di differenziata (41,17%) e 1.000.448 di indifferenziato. «Per lo smaltimento dell'indifferenziato Roma ha 4 impianti Tmb - ha osservato - che possono trattare 3mila tonnellate al giorno».
La capitale produce però 3.206 tonnellate di indifferenziato al giorno, a cui si aggiungono 300 tonnellate da Ciampino, Fiumicino e Città del Vaticano. Di conseguenza: «Cinquecento tonnellate al giorno devono e sere smaltite altrove».
Per la parte umida la situazione è ancora peggiore. «La produzione al momento è di 200 mila tonnellate all'anno - ha aggiunto Galletti - ma l'unico impianto di compostaggio, quello di Maccarese, può trattarne sono 30 mila. In tutto il Lazio la capacità di smaltimento ora è di 250.500 tonnellate/anno, (solo 70.500 effettivamente operativa). E se si arrivasse al 65% di raccolta differenziata il fabbisogno ammonterebbe a circa 500 mila tonnellate/anno».
E gli impianti di termovalorizzazione di San Vittore e Colleferro, gli unici operativi nella Regione, non sono sufficienti. Quindi l'appello alla Regione: «Per chiudere il ciclo dei rifiuti limitando al minimo il conferimento in discarica, la Regione deve puntare sullo sviluppo della raccolta differenziata. Le carenze attuali fanno sì che Roma mandi in discarica 500 mila t di rifiuti all'anno, il 50% del fabbisogno. Se non verrà chiuso il ciclo dei rifiuti sarà necessaria la realizzazione di un inceneritore».
«È compito di Roma Capitale avviare i rifiuti urbani a impianti in possesso delle necessarie autorizzazioni - ha aggiunto - per garantire un servizio adeguato e commisurato alla tariffa che a Roma costa più della media degli altri comuni».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Settembre 2016, 05:00