Polizia, pasticcio al concorso

Valeria Arnaldi
Tutto da rifare. Il concorso per 559 allievi agenti della Polizia di Stato dovrà essere rifatto. A stabilirlo, con provvedimento, è stato il capo della Polizia Franco Gabrielli che ha annullato le prove scritte che si sono tenute il 4, 5 e 6 maggio scorsi, per le anomalie emerse. Nel quiz di cultura generale, ossia la prima prova, quasi duecento candidati avrebbero ottenuto il punteggio massimo, senza sbagliare una risposta. Sono 140 quelli che ne avrebbero sbagliata una. Un centinaio quelli che hanno commesso due errori. E non solo. Quasi tutti coloro che hanno risposto correttamente a tutte le domande sono residenti in Campania.
«A seguito delle indagini da parte dell'autorità giudiziaria che evidenziano la concreta possibilità che la prova scritta del concorso in oggetto sia stata inficiata da circostanze tali da non garantire la regolarità degli esami» - è il testo della circolare che annuncia l'annullamento - Gabrielli ha deciso di «revocare il decreto di nomina della commissione esaminatrice del concorso e le operazioni della prova scritta e i relativi esiti». Intanto, la magistratura indaga. Già nei mesi scorsi, vari candidati che avevano partecipato alla prova avevano creato sui social pagine per promuovere un ricorso collettivo. Gabrielli ora nominerà una commissione che «curerà la ripetizione della prova scritta». Alla nuova prova potranno prendere parte solo quanti hanno partecipato a quella di maggio. Nelle prossime ore, scatterà l'avvicendamento del personale dell'ufficio del Dipartimento che si occupa dei concorsi. E «saranno adottate stringenti misure di carattere organizzativo al fine di contrarre al massimo i tempi di svolgimento» dei concorsi per rendere più rapida «l'immissione sul territorio di nuove risorse umane».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Dicembre 2016, 05:00