«Municipi al palo e zero investimenti»

Flavia Scicchitano
E' fuga dal Campidoglio: il ragioniere generale, Stefano Fermante, ha rimesso il mandato nelle mani della sindaca. Lo staff della Raggi smentisce: «E' regolarmente al lavoro». Ma il giallo sembra esser finito.
Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini, insiste: «Fermante ha rimesso il proprio mandato nelle mani della sindaca aggiungendo delle motivazioni. Questi sono i fatti, basta parlare con Fermante e io ci ho parlato». E mentre si consuma il giallo sulle dimissioni di un altro pezzo della squadra, la città è sempre più sull'orlo del precipizio. Dopo l'addio dell'assessore al Bilancio, Marcello Minenna, la ricerca (a vuoto) di un successore e la firma dell'ordinanza con cui la sindaca ha avocato a se Bilancio, Patrimonio e Partecipate, i conti peggiorano di giorno in giorno. Dopo appena 100 giorni di amministrazione la capitale rischia il default.
Le casse dei municipi sono disastrate, i servizi agli anziani, il sociale, le scuole sono al collasso. E le scadenze sono imminenti. Entro oggi andrebbe approvato l'assestamento di bilancio. Il 31 dicembre è il termine ultimo per il bilancio di previsione: un passaggio nevralgico e obbligatorio in cui l'amministrazione indica quali risorse finanziarie intende reperire e come intende utilizzarle. Ma senza un responsabile del servizio finanziario il rischio di un secondo commissariamento consecutivo per il Campidoglio diventa concreto. «Se i fondi previsti per l'adeguamento normativo antincendio delle scuole non venissero stanziati sarebbe un fatto gravissimo per cui dovremmo mobilitarci tutti - dice la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello - Si tratta di oltre 48 milioni, circa 3,3 milioni a Municipio. Il caos politico intorno a Raggi non può certo inficiare su provvedimenti di questa portata».
«C'è stato un taglio netto tra il 20 e il 40% delle ore di assistenza educativa e personale per i bambini disabili nelle scuole di Roma - aggiunge la deputata Pd, Laura Coccia - E' una tragedia sociale, il prezzo dell'improvvisazione politica non può cadere sui più deboli». E ancora: «Mentre Raggi gioca a fare il sindaco, Roma rischia il default, i municipi sono senza soldi e i servizi essenziali sono a rischio», fa eco Federico Rocca, responsabile romano enti locali FdI-An.
«Sono 20 giorni che nessuno si occupa di bilancio e quindi il default - lancia l'allarme il presidente della commissione Trasparenza, Marco Palumbo (Pd) - E una serie di interventi per la città va in fumo».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 30 Settembre 2016, 05:00