Morte alla fermata del tram

Flavia Scicchitano
La scia di odio insanguina ancora Gerusalemme. Ieri due persone sono morte e sei sono state ferite in un attacco terroristico lungo il percorso della ferrovia leggera. L'attentatore, un palestinese di 39 anni, è stato ucciso. L'attacco è stato rivendicato da Hamas: «Una reazione naturale ai crimini e alle violazioni compiuti con l'occupazione contro la nostra gente». Il terrorista ha aperto il fuoco da un'auto in corsa vicino alla Collina delle Munizioni, a Gerusalemme Est, sparando sulla folla in attesa alla fermata del tram, e contro una donna seduta in auto. Poi è fuggito verso il quartiere arabo di Sheikh Jarrah dove è stato intercettato e ucciso dagli agenti. Una donna di 60 anni e un agente di polizia di 30, sono morti nell'attentato. Misbah Abu Sbeih, identificato come l'assalitore, militava nel Morabitun, movimento fondamentalista islamico, e ieri avrebbe dovuto iniziare a scontare la condanna a 4 mesi per incitazione alla lotta armata contro Israele. Fate come me, il suo messaggio di addio trasmesso dall'emittente di Hamas a Gaza. Condanna per il vile attentato - ha commentato la Farnesina - Preoccupa la ripresa della violenza durante le festività ebraiche.
E intanto torna la paura anche in Germania. La polizia tedesca sta ancora dando la caccia al siriano di 22 anni, Jaber Albakr, sospettato di legami con l'Isis e di voler compiere un attentato nel Paese, sfuggito sabato alla cattura a Chemnitz. Nel raid di ieri in un appartamento della città è stato fermato un uomo. Nel covo sono state trovate centinaia di grammi di esplosivo. Ora gli esperti stanno cercando di capire se si tratti dello stesso tipo di esplosivo usato negli attacchi di Parigi e Bruxelles.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Ottobre 2016, 05:00