Miami lo accolse per vincere, e così fu, ma Lebron James sapeva bene di dover

Miami lo accolse per vincere, e così fu, ma Lebron James sapeva bene di dover tornare in Ohio, la terra natia, per saldare il debito. Nel 2014 il prescelto ha percorso a ritroso quei chilometri per tenere fede alla promessa di vittoria fatta alla sua gente. Ha trascinato i Cavs al primo titolo tirandoli su dal baratro quando erano sotto 3-1 e nella decisiva gara-7, vinta 89-93 in casa dei campioni di Golden State, ha regalato la tripla per non affondare e poi la stoppata su Iguodala che ha aperto la scena al canestro decisivo di Irving.
Quindi l'apoteosi, il titolo di Mvp delle Final, e ci mancherebbe, il pianto a dirotto sul parquet di Oakland a emulare il mito Jordan. E la voglia di stringere tra le braccia il figlioletto. Lui, Lebron, che ha conosciuto solo mamma Gloria, crescendole accanto nei giorni difficili dove pranzo e cena erano parole facili da declinare, ha issato l'erede al cielo, quasi come un trofeo, nel giorno della festa del papà. «Cleveland, te lo avevo promesso». E Lebron il re, ha mantenuto la promessa.
Fabrizio Fabbri

Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Giugno 2016, 05:00