Manovra, Renzi alla sfida finale

Alessandra Severini
Migranti e legge di bilancio. Tra Italia e Unione europea i rapporti si fanno sempre più tesi. Mentre a Roma arriva la richiesta di chiarimenti della Commissione, che riguarda tra l'altro l'ammontare delle uscite per i migranti, Matteo Renzi minaccia: «O l'Europa rispetta il piano di ricollocamento dei migranti o mettiamo il veto sul bilancio Ue». Perchè l'Italia «non riuscirebbe a sostenere» un flusso di profughi così maestoso come quello di quest'anno.
«Noi diamo 20 miliardi all'Europa e l'Ue ce ne restituisce 12 è il ragionamento di Renzi - ma se l'Ungheria o la Slovacchia ci fanno la morale sui migranti e non ci danno una mano l'Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio comunitario». Perchè, fa i conti il ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan, senza le spese per i migranti e il terremoto il deficit «sarebbe sotto al 2 per cento e la legge di bilancio avrebbe insistito di più su taglio di deficit e debito».
Ma nella lettera inviata da Bruxelles, la Ue lamenta una differenza sostanziale tra gli impegni presi la scorsa primavera dall'Italia in materia di conti pubblici e i numeri indicati nel documento programmatico di bilancio 2017. Altri chiarimenti sono richiesti da Bruxelles sulle spese previste per affrontare l'emergenza migranti e la ricostruzione post sismica. La Ue richiede risposte entro giovedì. Renzi invece difende i saldi della manovra e anche Padoan ribadisce che la legge di bilancio non cambierà: «Manterrà il suo impianto generale anche dopo il confronto con la Commissione europea».
Intanto emergono le misure contenute nella bozza della manovra. Tra queste, per esempio, dal 2017 un bonus bebè di 800 euro che potrà essere chiesto dalla futura mamma al compimento del settimo mese di gravidanza. Previsti anche mille euro all'anno per pagare le rette di asili nido pubblici e privati per i nati da gennaio 2016.
La legge di bilancio indica anche le categorie di lavori usuranti per cui potrà essere chiesta l'Ape social. In tutto sono 11; dalle maestre d'asilo agli edili, passando per infermieri e ostetriche, conciatori, conduttori di gru, ferrovieri, camionisti, addetti all'assistenza dei non autosufficienti, alle pulizie, operatori ecologici e facchini. Bisogna svolgere la professione da almeno 6 anni e avere almeno 36 anni di contributi. Ci sarà poi l'ottava salvaguardia per oltre 19mila esodati e la conferma del bonus mobili, più soldi per borse di studio e pari opportunità, il canone Rai a 90 euro, il bonus casa fino al 2021 per le zone sismiche e un fondo da 648 milioni per gestire gli esuberi del sistema bancario.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 26 Ottobre 2016, 05:00