«Ma il test per Renzi sarà il referendum»


di Boschi rilancia sulle riforme. Nel centrodestra è caos
Margherita OssoliNon sono le amministrative a decidere il futuro del governo. Matteo Renzi lo ha detto e ribadito mille volte, concentrando tutti gli sforzi nella vittoria del sì al referendum costituzionale di ottobre. Sarà quella la prova che deciderà il destino del premier e del suo esecutivo. Ancora ieri il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, nel giorno del voto nelle più grandi città italiane, ha parlato dell'importanza della consultazione d'autunno. «Se vincesse il no si aprirebbero scenari di instabilità. In gioco è il futuro del Paese non il destino di qualcuno, per votare su di noi ci sarà il 2018», ha detto il ministro intervenendo al festival dell'Economia di Trento.Il premier nel rispetto del silenzio elettorale ha trascorso la giornata con una visita a sorpresa alla Nazionale italiana, riunita a Coverciano. Accompagnato dal figlio maggiore, Renzi ha fatto gli auguri agli azzurri in vista degli Europei di Francia. Ma in serata il presidente del Consiglio si è riunito nella sede del Pd al Nazareno per attendere l'esito del voto. Perchè è innegabile che i risultati di Milano, Roma e Napoli peseranno comunque sul futuro del Pd, condizionando anche la battaglia interna per la segreteria. Ma il voto di ieri si farà sentire anche sul futuro del centrodestra. Il risultato di Parisi (appoggiato da tutta la coalizione, Lega compresa) e quello di Marchini e della Meloni a Roma, dove la coalizione si è plasticamente divisa, peseranno sulle prossime mosse di Silvio Berlusconi e di Matteo Salvini, sempre più determinato a scalzare il Cav e conquistare la leadership della coalizione.riproduzione riservata ®
Ultimo aggiornamento: Lunedì 6 Giugno 2016, 05:00