Lorenzin all'angolo: vogliono il mio posto

Alessandra Severini
La campagna pubblicitaria in effetti era «proprio brutta» ma le intenzioni meritevoli. È questa la difesa del ministro della salute Beatrice Lorenzin dopo l'ennesima polemica che ha investito il Fertility day, la campagna dedicata all'informazione sulla fertilità voluta dal ministero. Lorenzin ha rimosso Daniela Rodorigo, responsabile della comunicazione del dicastero, scansando così la responsabilità per le gaffe della campagna pubblicitaria costata centotredicimila euro.
Ma poi ha difeso l'iniziativa: «L'importante sono i fatti, non le polemiche. Il ministero della Salute fa prevenzione, poi c'è l'aspetto politico e nella politica ci sono le strumentalizzazioni e mi sa che c'è un sacco di gente che aspira a fare il ministro della Salute». Archiviate le polemiche, Lorenzin ha annunciato che la campagna di informazione sul tema della fertilità, proseguirà sul sito web dedicato. Secondo i dati Istat, nel 2015 sono nati in Italia 485.780 bambini, il 3,3% in meno rispetto al 2014, il numero più basso dall'Unità d'Italia.
Mentre il ministro difendeva le ragioni della campagna, in piazza studenti e associazioni ne chiedevano le dimissioni con il Fertility fake, contromanifestazione partita sul web per chiedere il riconoscimento di quei diritti al lavoro, alla casa, agli asili nido - che renderebbero molto più facile avere dei figli. A chiedere le dimissioni del ministro anche lo scrittore Roberto Saviano: «Si deve dimettere perchè non sa fare il suo mestiere».
In serata il premier Renzi è intervenuto sulla vicenda escludendo le dimissioni del ministro, che «ha posto un tema vero di mancata crescita demografica» ma ammettendo che la campagna di comunicazione era «inguardabile».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Settembre 2016, 05:00