La nutrizione salva la vita

Antonio Caperna
ROMA - I risultati di un nuovo studio clinico dimostrano che la terapia con un supplemento nutrizionale orale è associata a una riduzione del 50% del tasso di mortalità nei 90 giorni successivi alla dimissione ospedaliera, in una popolazione di pazienti anziani malnutriti con malattia cardiaca o polmonare.
Gli autori dello studio, pubblicato recentemente su Clinical Nutrition con il supporto di Abbott, hanno stimato che, nell'ambito di questa popolazione, si potrebbe salvare una vita ogni 21 pazienti che assumono supplementi nutrizionali a fini medici speciali, il che dimostra l'elevata efficacia di questa terapia. È lo studio NOURISH, una delle più ampie ricerche cliniche condotte sulla nutrizione prospettico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo condotto negli Stati Uniti su 652 adulti malnutriti over 65.
I ricercatori hanno confrontato verso placebo gli effetti di un supplemento nutrizionale orale ad alto contenuto proteico (20 grammi) e contenente HMB (un derivato dell'aminoacido leucina, che si trova nelle cellule muscolari) e vitamina D.
«La malnutrizione negli anziani è una condizione molto comune e arriva a interessare circa la metà delle persone over 65 al momento del ricovero in ospedale - dichiara Maurizio Muscaritoli, Presidente Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo (SINuC) - Spesso si sottovaluta l'importanza che la massa muscolare e la forza fisica hanno nell'ambito del recupero post-ricovero e della malattia stessa. Non si può ignorare il supporto metabolico-nutrizionale adeguato».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Giugno 2016, 05:00