Il segreto della nuova Ferrari è il made in Italy

Piergiorgio Bruni
ROMA - La vittoria di Melbourne restituisce alla Ferrari serenità e le regala fiducia per l'immediato futuro. Un domani che ha radici nel passato, nella scelta del presidente Marchionne di affidare la guida tecnica della Rossa a Mattia Binotto. Ingegnere giovane, preparato e nostrano. Un Made in Italy apprezzato da Cesare Fiorio: «Si diceva racconta l'ex direttore sportivo di Maranello che senza tecnici inglesi non si andava da nessuna parte. La Ferrari, invece, ha fatto una scelta vincente. Ora, però, viene il difficile: con le nuove regole bisognerà lavorare tanto. Da qui in poi bisognerà guadagnare un decimo a gara, due secondi in tutto sino alla fine della stagione. Ci vorrà un forte impegno nello sviluppo delle varie componenti». Le prime risposte, comunque, arriveranno presto. Fra una decina di giorni, in Cina, su un circuito fatto di lunghi rettilinei e curve veloci, si potrà capire qualcosa in più della SF70H.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 28 Marzo 2017, 05:00