Icardi mancato napoletano contro il tabù San Paolo

Massimo Sarti
MILANO - Prima sfida nerazzurra in campionato lontano da San Siro per Stefano Pioli, chiamato a sfatare il tabù San Paolo. L'Inter non vince infatti in serie A a Napoli da oltre 19 anni, dallo 0-2 del 18 ottobre 1997, firmato da Galante e da un'autorete di Turrini. Tre punti conquistati dalla squadra di Ronaldo e Simoni in casa dei partenopei, destinati a retrocedere in B al termine della stagione. Da allora, successi nerazzurri solo in Coppa Italia, nel 2011 ai rigori e lo scorso 19 gennaio grazie alle zampate di Jovetic e Ljajic. In campionato, invece, 7 affermazioni del Napoli e 3 pareggi. Solo uno di questi negli ultimi 5 incroci, il 2-2 dell'8 marzo 2015: gran rimonta interista dopo le reti di Hamsik ed Higuain, iniziata da Palacio e chiusa all'88' da un rigore segnato con il cucchiaio da Icardi.
Proprio lo scatenato Maurito sarà l'osservato speciale dei difensori del Napoli, che avrebbero potuto essere suoi compagni di squadra. Ora l'argentino è sempre più il capitano nerazzurro con tanto di prolungamento contrattuale, ma a luglio è stato oggetto di una serrata corte da parte del presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, alla ricerca del successore di Gonzalo Higuain. Si era addirittura vociferato di possibili ruoli cinematografici per Wanda Nara, moglie-agente di Icardi. La carica del Napoli è stata però sempre respinta dall'Inter e da quegli eventi sono ripartite le trattative che hanno portato alla firma del nuovo accordo. Napoli che venerdì sarà quindi senza l'erede del Pipita, che si chiami Icardi o che si chiami Milik, infortunato. A proposito: Higuain, tra campionato e Coppa Italia, ha segnato 5 volte all'Inter al San Paolo. Uno spauracchio che non c'è più.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 1 Dicembre 2016, 05:00