Giammarco Oberto
«Ho rotto un femore alla vecchietta per allenarmi».

Giammarco Oberto
«Ho rotto un femore alla vecchietta per allenarmi». E giù una risata, al telefono. Senza sapere che in ascolto ci sono gli investigatori del nucleo di polizia tributaria. Cercavano prove della corruzione del primario ortopedico dell'ospedale Pini di Milano, invece hanno acceso un faro su un'allucinante sequenza di casi di malasanità.
Protagonista è Norberto Confalonieri, pioniere dell'innesto di protesi delle ginocchia con tecnica di computer assistita, della quale era diventato di fatto il testimonial, tant'è che il gip Teresa De Pascale, nell'ordinanza che lo ha messo agli arresti domiciliari (la procura aveva chiesto il carcere), ha definito il suo metodo «estremamente interventista»: Confalonieri avrebbe spinto a usare la sua tecnica innovativa anche nei casi in cui non era necessario. E talvolta anche rischioso. Lo chiarisce una conversazione tra colleghi, finita nelle intercettazioni: «Non gli rimane che operare le renne di Babbo Natale, poi ha operato tutti».
L'inchiesta muove i primi passi, per ora con le accuse di corruzione e turbativa: secondo i pm Fusco e Mantella, il medico avrebbe messo a disposizione delle multinazionali Johnson&Johnson e Braun le proprie competenze, sponsorizzando l'acquisto di protesi ortopediche. In cambio avrebbe ricevuto denaro e inviti a programmi televisivi e convegni, che aumentavano il suo prestigio e la sua visibilità. Ma anche «contratti di consulenza occulti e altre utilità economicamente apprezzabili, estese anche ai suoi familiari: tipo vacanze all'estero per tutta la famiglia, cene pagate per 30 invitati, forniture di cravatte Marinella. Il gip ha disposto il divieto di esercitare la professione per 12 mesi a quattro dipendenti delle multinazionali.
E poi c'è il filone d'indagine per le lesioni sui pazienti. La procura ha sequestrato 62 cartelle cliniche. In particolare l'attenzione è su quattro pazienti, operati in regime privato nella clinica San Camillo poi di nuovo operati in regime pubblico al Pini per rimediare agli errori commessi. Ma lui non si turbava: «Invece dei punti le ho messo una cerniera - ride al telefono - così la riapro più facilmente».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Marzo 2017, 05:00