Fazzalari in manette Era ricercato dal 96

Claudio Fabretti
Era il secondo super-ricercato d'Italia, il più pericoloso dopo Matteo Messina Denaro. Gli uomini dei reparti speciali - il Gis - l'hanno catturato nella sua terra, alle pendici dell'Aspromonte. È da ieri in carcere, Ernesto Fazzalari, il boss della Ndrangheta ricercato da vent'anni per una condanna all'ergastolo per associazione mafiosa, omicidio e traffico di droga. Per fare breccia nel suo bunker, i reparti speciali hanno fatto saltare in aria la porta con una piccola carica esplosiva, riuscendo così a entrare nella sua abitazione, dove il boss si sentiva al sicuro.
Il nome di Fazzalari era incluso tra i 7 che il Viminale ha inserito nell'elenco dei latitanti di massima pericolosità. Personaggi del calibro di Matteo Messina Denaro e Giovanni Motisi, Rocco Morabito e Giulio Giorgi, Attilio Cubeddu e Marco di Lauro. In sostanza, l'elite della criminalità organizzata in Italia. Di questa lista, in realtà, era il secondo più pericoloso, dopo l'inafferrabile capo di Cosa Nostra, secondo i carabinieri.
«Era un killer spietato», ha sottolineato il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, ricordando che Fazzalari fu uno dei protagonisti della faida che insanguinò Taurianova tra il 91 e il 92. A rendere ancor più importante la sua cattura è anche l'estrema difficoltà di penetrare «in un territorio dove le ndrine controllano ogni zolla di terreno». Fazzalari si nascondeva in una villetta a monte Trepitò, una frazione di Molochio, zona impervia ai piedi dell'Aspromonte. La casa era protetta da una porta blindata e si trovava all'interno di un comprensorio.
Il boss, sorpreso nel sonno, a letto con la sua compagna (anche lei arrestata), non ha opposto resistenza, ha ammesso che era proprio lui e si è lasciato ammanettare. Nella sua abitazione sono state rinvenute armi (una pistola, due caricatori) e soprattutto una serie di documenti cartacei e informatici, che ora passeranno al vaglio degli inquirenti.
Esulta il premier, Matteo Renzi, che è stato il primo a dare la notizia via twitter: «Preso nella notte dai carabinieri boss Fazzalari, grazie e giudici e forze dell'ordine» ha scritto il presidente del Consiglio, che poi su Facebook ha definito quella di ieri «una bellissima domenica». Secondo il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, invece, quello messo a segno da inquirenti ed investigatori «è uno dei gol più belli».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Giugno 2016, 05:00