«Entro l'anno prossimo 100.000 posti di lavoro» Amazon replica a Trump

Oltre centomila posti di lavoro entro il 2018 negli Stati Uniti. Non è una promessa politica, ma l'impegno che Amazon ha ufficializzato ieri con una nota che suona come una sorta di replica alle molte critiche mosse da Donald Trump al colosso del commercio elettronico durante la campagna elettorale Usa. I posti, ha specificato il fondatore dell'azienda Jeff Bezos, serviranno a favorire l'innovazione e la risposta alle esigenze dei clienti. I posti non saranno creati solo nel quartiere generale della Silicon Valley ma in tutto il Paese. Trump sembra preferire il rivale Alibaba, che di posti ne ha promessi un milione.
In queste ore, però, l'attenzione del tycoon sarebbe tutta per il dossier-scandalo su di lui, rivelato dal New York Times a pochi giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca. Più dei contenuti, a far infuriare Trump sarebbero i mandanti del dossier. Dietro il memo dello scandalo infatti non ci sarebbero oppositori democratici ma ambienti repubblicani decisi a ostacolare la sua campagna. Il lavoro sarebbe stato portato avanti pure dopo l'elezione del presidente. (V.Arn.)
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 13 Gennaio 2017, 05:00