È subito schermaglia sul fronte della Brexit. Da un lato Londra prepara il

È subito schermaglia sul fronte della Brexit. Da un lato Londra prepara il titanico progetto del Great Repeal Bill (ovvero la legge destinata a sottrarre il Regno dal rispetto della giurisdizione europea) e conferma fin d'ora il preavviso di benservito alla Corte di Giustizia di Lussemburgo; dall'altro i continentali tirano dritti nella loro strategia negoziale (con il no di Francois Hollande all'idea britannica di mescolare le carte) e insistono nel ripetere che alla fine sarà l'isola di Albione a pentirsi dell'addio.
Il Great Repeal Bill entrerà in vigore entro due anni per cancellare lo European Communities Act del 1972 e trasferire nella legislazione nazionale una montagna di norme e regole (19.000) da tempo di competenza europea. Un impegno immane che il ministro per la Brexit, David Davis, ha già provato a ritenere cosa fatta assicurando che la Corte di Giustizia Europea, bestia nera di molti sudditi di Sua Maestà, non avrà più «nessun ruolo» nel Regno Unito.
A tenere altissima la tensione, del resto, si mette anche il Sun, tabloid visceralmente euroscettico di Rupert Murdoch, sintetizzando l'aut aut del primo ministro Theresa May con un titolo irridente («O la borsa o la vita») seguito da questa interpretazione: «La premier minaccia l'Ue: «Commerciate con noi, se volete che vi aiutiamo a combattere il terrore». (M.Fab.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Marzo 2017, 05:00