Dietrofront sul Gran ballo fascista a scuola

Marcia indietro, altro che gran ballo fascista. Dopo la bufera che che ha investito la scuola G. Alessi, per aver organizzato un evento insolito, dal nome Gran ballo fascista, la preside decide di annullare l'iniziativa. A sollevare la protesta è stato un gruppo di genitori che, di fronte all'intitolazione della festa, hanno strabuzzato gli occhi.
In poche ore la protesta ha raggiunto il municipio per poi schizzare dritta fin nei corridoi del ministero dell'istruzione. Secondo la circolare diramata dalla preside Anna Maria Altieri, l'evento era stato organizzato con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio storico rappresentato dalla scuola G. Alessi, inaugurata da Benito Mussolini nel periodo fascista, del quale restano tracce non solo nell'architettura dell'edificio, ma anche in vari documenti e oggetti presenti negli archivi, come pagelle, registri scolastici, fotografie, bandiere.
Nel ballo, quindi, sarebbe stata ricostruita il più possibile l'ambientazione fascista e l'abbigliamento dei partecipanti il più fedele possibile al periodo in questione. Il richiamo al fascismo non è piaciuto. E così salta tutto: «Lo scopo dell'iniziativa ha spiegato la preside a seguito delle polemiche - non è quello di rivalutare un'epoca su cui la storia e il popolo italiano hanno già espresso chiaramente la loro indiscutibile condanna, ma quello di promuovere un'iniziativa di valore culturale, nell'ambito di un progetto di ricerca storica approvato dal Miur. In ogni caso, al fine di evitare fraintendimenti, si ritiene opportuno sospendere la realizzazione del ballo con ambientazione d'epoca».(L. Loi.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Febbraio 2017, 05:00